Cammini e itinerari

Bergamo e Brescia, cosa vedere nelle due città unite per il loro anno di cultura

Il 2023 è l’anno giusto per visitare Bergamo e Brescia, elette insieme Capitale della cultura. Le tappe da non perdere per scoprirne il valore.

Bergamo e Brescia hanno iniziato il loro viaggio da capitali della cultura 2023. La loro candidatura era nata come reazione a ciò che era capitato loro durante la pandemia, sono state premiate ed elette dal governo per dare forza al desiderio di rivalsa e rivincita che ha mosso chi ha lavorato al progetto e tutti i cittadini di queste due città lombarde. Quest’anno di cultura, declinata nei più vari ambiti, sarà l’occasione di aprirsi a nuovo turismo estero ma anche nazionale. In molti infatti ancora non conoscono le meraviglie di Brescia e Bergamo, i luoghi e le attrazioni che le rendono due mete interessanti per prossima rottura all’insegna del bello.

Cosa vedere a Bergamo, anche in un solo giorno

Bergamo è una città della Lombardia che conta circa 120mila abitanti. La sua caratteristica peculiare è quella di essere divisa in due: abbiamo infatti Bergamo alta e Bergamo bassa. La città alta, come la chiamano molti, è raggiungibile con una funicolare in due minuti, ma a chi piace camminare è consigliato utilizzare la scalinata e in massimo 15 minuti si arriva in cima. Qui la prima tappa potrebbe essere la rocca dalla quale ammirare uno splendido panorama sui tetti della città, poi, scendendo, ci si può fermare un attimo ai chiostri del convento di San Francesco e all’antico lavatoio. La piazza principale di Bergamo alta è piazza Vecchia dove si affacciano tutti i luoghi simbolo: la biblioteca Angelo Maj, il vecchio Palazzo del Podestà, il Campanone, la torre che ogni sera alle ore 22:00 batte i 100 rintocchi che segnalavano in passato la chiusura delle porte della città e il Palazzo della Ragione. Una passeggiata imperdibile, specie se fatta al tramonto, è quella lungo le mura veneziane: si tratta di sei chilometri lungo i quali incontrerete anche le casematte di San Michele e San Giovanni.

In città bassa potete invece ci si può dedicare all’arte visitando la Gamec, la Galleria di arte moderna e contemporanea o la prestigiosa Accademia Carrara che si trovano entrambe nella stessa zona di Bergamo. Percorrendo il famoso sentierone s’incontra il teatro Donizetti. Ci si sposta facilmente a piedi ovunque e ci piace ricordare che la città dei mille (chiamata così da Garibaldi per il contributo che i bergamaschi diedero alle lotte risorgimentali) ha vinto nel 2022 un premio per la mobilità sostenibile. L’amministrazione comunale, specie negli ultimi anni, la lavorato molto per trasformare il modo di spostarsi dei propri cittadini. Il progetto Bergamo in bicicletta è un buon esempio di ciò che si può fare concretamente per evolversi in chiave sostenibile.

Astino e la valle della biodiversità

Tra le tappe appena fuori città da aggiungere a un breve tour a Bergamo, segnaliamo Astino. Si tratta di un monastero fondato nel 1070 dai monaci vallombrosani, circondato oggi da antiche colture biologiche nel cuore dell’area protetta del Parco dei colli che è possibile raggiungere con una bella passeggiata da Bergamo alta tra muretti a secco e viti o in autobus a pochi minuti dal centro di città bassa. Qui da scoprire è la Chiesa del Santo Sepolcro accanto al monastero, il meraviglioso chiostro interno, il giardino panoramico e le cantine dove si possono degustare vini, birre artigianali accanto alle gigantesche botti storiche. Siamo nella Valle della biodiversità dove si trova anche la sezione distaccata dell’orto botanico Lorenzo Rota di Bergamo alta, un’opera unica in Europa che nei suoi 9000 metri quadri di superficie ospita circa 300 specie differenti di piante e le loro 1.500 varietà.

Alle pendici dei colli bergamaschi si nasconde un piccolo angolo di paradiso, è il Monastero di Astino.Adagiata tra il…

Posted by Visit Bergamo on Sunday, August 30, 2020

Via delle sorelle: il cammino per andare da Brescia a Bergamo

Tra le attività da poter fare in occasione di Brescia e Bergamo Capitale della cultura, ce n’è una sostenibile e perfetta per chi ama camminare tra la natura. È nata infatti la Via delle sorelle, un cammino di circa 130 chilometri per valorizzare e far scoprire i comuni che attraversano in modo sostenibile e immersivo. Il percorso è quasi interamente in collina, dunque adatto a tutti, e incrocia sentieri già esistenti e vie storiche, come l’antica Via Valeriana e il  Cammino di Santa Giulia. Unendo le due città principali, tocca 34 comuni, due parchi regionali e strade del vino come quella del Franciacorta; inoltre fanno parte dell’itinerario anche due siti Unesco, il complesso Santa Giulia a Brescia e città alta a Bergamo con le sue mura venete. E poiché la natura è cultura, verranno posizionate lungo l’itinerario opere d’arte contemporanea a carattere permanente, trasformando il cammino in un palcoscenico a cielo aperto. Per chi lo intraprenderà è bene sapere che la Via delle sorelle è un cammino bidirezionale : si può scegliere la città di partenza e raggiungere l’arrivo in sei tappe, ciascuna nella media dei 20-25 chilometri l’una.

Brescia cosa vedere
Franciacorta, i vigneti © M. Rossetti

Cosa vedere a Brescia anche in un solo giorno

Più popolosa di Bergamo, Brescia conta circa 196 mila abitanti. La sua è la più vasta provincia lombarda, un’area che comprende diversi siti industriali che hanno conseguentemente causato consumo di suolo, ma anche meraviglie dal punto di vista storico naturalistico. Come Bergamo, ha un soprannome: “La leonessa” assegnatole originariamente per il valore e l’attaccamento dimostrato verso la repubblica veneta. Chi arriva qui, spesso è attratto dalla tradizione vitivinicola della Franciacorta, una vasta area appunto in provincia di Brescia, famosa in tutto il mondo per la produzione di spumanti di grande qualità. Accanto all’arte eno gastronomica ci sono anche molte occasioni e tappe imperdibili per un tour in città all’insegna della cultura. Partiamo con le eccellenze che però forse non tutti conoscono: l’area monumentale con il complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia e l’area archeologica del Capitolium a Brescia è un sito Unesco. Oggi il parco archeologico di Brescia romana rappresenta l’area archeologica romana più grande e meglio conservata del nord Italia e testimonia l’importanza assunta dalla città lombarda durante il periodo di occupazione romana. Tra le meraviglie in città c’è certamente la Vittoria alata, celebre statua bronzea di epoca romana, custodita oggi al Capitolium dopo essere stata per anni nel Museo di Santa Giulia.

#VittoriaAlata: bentornata a casa! 😍La grande statua in bronzo, simbolo di #Brescia, amata da Giosuè Carducci,…

Posted by Visit Brescia on Friday, December 18, 2020

Per chi ama scattare foto da posti suggestivi, consigliamo di salire sul colle dove si trova il castello: qui è anche possibile, guidati dall’Associazione speleologia bresciana, andare alla scoperta delle sue zone segrete. Qui al castello, negli spazi del Grande miglio e Piccolo miglio, ha riaperto recentemente il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia! con un allestimento completamente rivisto e una collezione in costante aggiornamento. Cambiando totalmente genere e parlando delle forme più moderna di arte, consigliamo di vagare per Brescia alla ricerca delle varie opere che fanno bella mostra di sè in città: da non perdere è il rinoceronte appeso di Stefano Bombardieri, ma diversi sono anche le testimonianze sotto forma di street art.

Brescia capitale della cultura 2023
Brescia capitale della cultura 2023 © Brescia e Bergamo 2023

Due mostre da non perdere a Bergamo e Brescia nel 2023

Tra i tanti eventi proposti nelle due città capitale della cultura, un posto d’eccellenza in un’ipotetica classifica lo hanno certamente due mostre che mettono in luce la maestria di artisti, pittori in questo caso, di grandissima importanza nel panorama della storia dell’arte, ma fose meno noti al grande pubblico. Il bello di quest’anno di cultura è anche questo: dare spazio e diffondere il bello più di nicchia e prezioso, quello che stupisce e non si dimentica.

  • Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo, sino all’11 giugno 2023 – Palazzo Martinengo, Brescia

È una bellissima idea concettuale oltre che espositiva quella che ha portato a questa mostra: a Palazzo Martinengo infatti troverete le opere di Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti, ma non solo, contrapposti anche fisicamente a seconda del periodo storico proprio come antagonisti in un derby calcistico. Il termine campioni dunque non è stato scelto a caso. Faccia a faccia come in un incontro dove però a vincere sono tutti, l’arte e il pubblico di sicuro. Siamo tra il Cinquecento e il Settecento e questi pittori sono i più grandi a Bergamo e Brescia in anni di dominazione veneziana. Sono 80 le opere esposte in questo percorso inedito ma al piano nobile del palazzo la mostra prosegue con sezioni dedicate all’architettura, alla musica, alle tradizioni gastronomiche e ai due grandi papi del Novecento e al loro rapporto con l’arte e gli artisti. Lo scopo di questo progetto è dare risalto allo straordinario patrimonio culturale che si è stratificato nel corso dei secoli nelle due città e raccontare attraverso queste opere e questi autori quanto grande sia stato l’apporto all’arte di queste zone. Una bella occasione per i lombardi odierni di prendere coscienza del valore dei propri artisti. Il biglietto intero costa 14 euro.

Lorenzo Lotto
Lorenzo Lotto, Madonna con bambino, San Giovanni Battista e Santa Caterica. Collezione privata
  • Cecco del Caravaggio, sino al 4 giugno 2023 – Accademia Carrara, Bergamo

Altra mostra di scoperta o riscoperta di un autore è quella all’Accademia Carrara di Bergamo dove verranno “offerte” al pubblico 19 opere di Cecco del Caravaggio. Tutti conosciamo Caravaggio, ma chi è questo Cecco del Caravaggio? Fu un allievo e modello del grande Michelangelo Merisi in almeno sei dipinti e il suo vero nome è Francesco Boneri (1585 circa – post 1620) nato probabilmente nel territorio bergamasco. Certamente di grande personalità, non ebbe timore di pennellare nei suoi quadri espliciti rimandi erotici e omosessuali e lo fece con grande tecnica, degno del grande maestro. Esposti all’Accademia, da poco riaperta dopo un bel rinnovamento, saranno 40 opere, quasi la metà del Cecco: in pratica quasi il suo intero operato visto che pare ne dipinse 25. Tra le altre, troverete anche 2 tele del Caravaggio. Il biglietto che comprende anche la possibilità di visitare il resto del museo, costa 16 euro.

Cosa vedere a Bergamo
Cecco del Caravaggio Interno con natura morta e giovane con flauto Oxford Ashmolean Museu

Tutti gli eventi legati a Bergamo e Brescia Capitale della cultura 2013 li trovate al sito ufficiale della manifestazione.

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