Calabria, tagliati abusivamente 10mila alberi

10mila alberi e piante sono stati tagliati abusivamente nel comune di Acri, in provincia di Cosenza, in Calabria, da un’impresa boschiva il cui titolare è stato denunciato dal Corpo forestale dello Stato. L’impresa non aveva alcuna autorizzazione regionale o paesaggistico-ambientale. L’area in cui è avvenuto il crimine si estende su una superficie di circa 20

10mila alberi e piante sono stati tagliati abusivamente nel comune di Acri, in provincia di Cosenza, in Calabria, da un’impresa boschiva il cui titolare è stato denunciato dal Corpo forestale dello Stato. L’impresa non aveva alcuna autorizzazione regionale o paesaggistico-ambientale. L’area in cui è avvenuto il crimine si estende su una superficie di circa 20 ettari e ha riguardato soprattutto alberi di pino laricio e di abete.

 

Le forze dell’ordine hanno posto sotto sequestro l’intera area che si trova in località Policaretto e due autocarri muniti di strumenti per il taglio degli alberi, come una pinza meccanica e un escavatore.

 

La zona era di proprietà di una società fallimentare con sede a Roma secondo quanto riportato da il Quotidiano della Calabria, mentre l’attività di disboscamento abusivo è stata portata avanti da una azienda di Luzzi, in provincia di Cosenza, senza tenere conto dei vincoli e dei danni causati alle bellezze naturali e alla biodiversità dal taglio, ma anche dal transito dei mezzi e dalla trasformazione dei tronchi in cippato. Il taglio illegale sarebbe avvenuto su 10mila piante tra giugno e luglio.

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