Sea Watch 3, la comandante Carola Rackete è tornata in libertà

Il giudice per le indagini preliminari non ha convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete, che era sbarcata a Lampedusa senza autorizzazione per mettere in salvo 40 migranti.

Carola Rackete è libera. Il giudice per le indagini preliminari di Agrigento, che era chiamato a decidere sull’arresto della comandante della nave Sea Watch 3, sbarcata domenica scorsa a Lampedusa senza l’autorizzazione delle autorità italiane e, secondo l’accusa della Procura, tentando di speronare volutamente una motovedetta della Guardia di finanza, ha ritenuto di non convalidare l’arresto. Il gip ha riconosciuto a Carola Rackete (che ha trascorso ai domiciliari la scorsa notte) la scriminante “di aver agito per l’adempimento del dovere di salvare vite umane in mare”. La comandante in udienza aveva detto di non aver voluto colpire la barca della Finanza, ma di aver solo fatto una manovra avventata nel tentativo di attraccare.

Sea Watch festeggia sui social la notizia giunta da Agrigento: “La nostra Carola è libera”. Da ieri la Germania aveva in più occasioni chiesto la liberazione della propria cittadina, ma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, avevano ribadito come “in Italia la magistratura è indipendente dalla politica e io vi ripongo piena fiducia”.

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Carola Rackete era accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per aver soccorso nel Mediterraneo 40 naufraghi e averli fatti sbarcare a Lampedusa, e di violenza contro nave da guerra per la manovra in porto in cui aveva stretto alla banchina l’imbarcazione della Finanza: ora la capitana della Sea Watch potrebbe essere espulsa dal territorio italiano con una notifica del prefetto.

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