Con la decisione di proteggere 400mila ettari del Grand Canyon dalle compagnie minerarie, il presidente degli Stati Uniti inizia un’opera di rammendo di una politica ambientale finora contraddittoria.
Clima: ecco cosa sparirà negli Stati Uniti
Secondo un rapporto pubblicato dalla Union of Concerned Scientists americana, più di due dozzine di siti di interesse storico e nazionale statunitensi sono potenzialmente destinati a sparire a causa di gravi calamità naturali, tra cui inondazioni, siccità e incendi, provocate dal cambiamento del clima. Si va dalla Statua della Libertà al primo insediamento inglese
Secondo un rapporto pubblicato dalla Union of Concerned Scientists americana, più di due dozzine di siti di interesse storico e nazionale statunitensi sono potenzialmente destinati a sparire a causa di gravi calamità naturali, tra cui inondazioni, siccità e incendi, provocate dal cambiamento del clima.
Si va dalla Statua della Libertà al primo insediamento inglese permanente in Virginia, Jamestown, dai quartieri storici di Boston al Monumento Nazionale Harriet Tubman in Maryland, fino al NASA Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida.
La città di Jamestown, per esempio, potrebbe essere completamente inondata a causa dell’aumento del livello del mare, così come Fort Monroe, che potrebbe diventare un’isola a sé stante entro 70 anni.
In California, invece, i problemi sono gli incendi – tra i 20 più grandi dal 1932, una dozzina si sono verificati dal 2002 – e la siccità, che qui è costata 1,7 miliardi dollari agli agricoltori in Central Valley.
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