Prima di essere declassato a tempesta tropicale, l’uragano Idalia ha causato inondazioni anche lungo le coste atlantiche, colpendo con venti oltre i 150 chilometri orari.
Gli Stati Uniti sono di nuovo alle prese con gli urgani. Dopo le pesanti conseguenze portate da Hilary sulle coste californiane la scorsa settimana, questa volta è il versante atlantico ad essere minacciato. La tempesta tropicale Idalia si è infatti rafforzata trasformandosi in un uragano di categoria 4, con venti che potrebbero raggiungere i 209 chilometri orari. Poco fa Idalia ha toccato le coste della Florida nella regione di Big Bend. Il servizio di monitoraggio delle temepeste ha comunicato che si prevedono catastrofiche inondazioni con onde distruttive alte dai 3 ai 4 metri lungo tutto il Golfo della Florida.
Al momento sono 33 su 67 le contee che hanno ricevuto l’ordine di evacuazione in previsione dell’uragano Idalia dal governatore dello stato Ron DeSantis. Tra queste ci figurano anche alcune aree della città di Tampa, la terza più popolosa dello stato. Oltre 1,6 milioni di persone hanno ricevuto l’ordine di abbandonare le loro case. 33 squadre di soccorso con circa 200 ambulanze sono pronte a intervenire in tutte le aree colpite. Lo Stato ha anche una squadra di 30.000 persone pronte a “ripristinare l’energia elettrica” dopo l’uragano. In una conferenza tenutasi martedì sera è intervenuto anche il governatore DeSantis, nel tentativo di persuadere la popolazione ad evacuare: “Si tratta di un’ondata di tempesta alla quale, se sei lì mentre colpisce, sarà molto difficile sopravvivere”, ha dichiarato il governatore della Florida. Intanto, tre aeroporti della Florida, tutti nell’area di Tampa, sono stati chiusi. Sono sospese le lezioni nelle università. La University of Central Florida ha invitato gli studenti a restare chiusi nei campus. Quella della North Florida, a Jacksonville, ha annullato le lezioni oggi e domani.
L’uragano Idalia ha causato “danni significativi in particolare lungo il Big Bend della Florida, ma la comunità è resistente”. Lo ha detto in una conferenza stampa il governatore della Florida Ron DeSantis. Secondo DeSantis, circa “420.000 utenze che hanno perso energia elettrica durante la tempesta sono state ripristinate, la maggior nella regione del Big Bend”. Sono proprio le zone di aperta campagna, meno popolose e prevalentemente rurali, quelle che hanno pagato il prezzo più alto dopo il passaggio di Idalia. “Aree come la contea di Taylor, nel Big Bend, rimangono ancora tagliate “fuori al 100 per cento”, ha aggiunto DeSantis, comunicando che presto visiterà alcune delle aree più colpite come Cedar Key e Steinhatchee per valutare i danni della tempesta.
Il presidente Joe Biden ha approvato una dichiarazione di emergenza per lo stato della Carolina del Sud, dove soprattutto le città costiere come Charleston hanno subito gravi inondazioni. Ecco il comunicato completo della Casa Bianca: “L’azione del Presidente autorizza il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, Agenzia Federale per la Gestione delle Emergenze, a coordinare tutti gli sforzi di soccorso in caso di catastrofe che abbiano lo scopo di alleviare i disagi e le sofferenze causate dall’emergenza alla popolazione locale, e a fornire un’assistenza adeguata alle popolazioni misure di emergenza necessarie, autorizzate ai sensi del Titolo V dello Stafford Act, per salvare vite umane e proteggere la proprietà, la salute e la sicurezza pubblica, e per ridurre o scongiurare la minaccia di una catastrofe.”
Gli effetti delle inondazioni si fanno sentire anche sull’accesso all’elettricità. Al momento sono oltre 300mila le interruzioni di corrente su tutte le aree colpite dall’uragano, ora declassato a tempesta tropicale. Al momento il percorso di Idalia sta proseguendo sull’oceano Pacifico, ma nella Carolina del Nord resta in vigore un’allerta per le inondazioni, che dovrebbe essere tolta con il passare delle ore.
Gli Stati Uniti sudorientali hanno trascorso la notte nella morsa dell’uragano Idalia, che nel primo pomeriggio di mercoledì 30 agosto ha toccato le coste della Florida. Dopo essere cresciuto enormemente ed aver raggiunto la categoria 4, con venti oltre i 200 chilometri orari, è stato declassato a tempesta tropicale, lasciando tuttavia una scia di distruzione tra Florida, Georgia, e Carolina del Nord e del Sud. Ad ora sono 3 le vittime accertate dalle autorità, anche se gli ufficiali precisano che si tratta di incidenti collaterali, a cui le condizioni meteo hanno tuttavia contribuito. La prima, un uomo di 59 anni, avrebbe perso il controllo del suo camion durante “condizioni di pioggia estrema” a Gainesville, in Florida, schiantandosi contro un fosso e poi contro una fila di alberi. Un uomo di 40 anni è morto a Pasco dopo aver colpito un albero mentre era alla guida in condizioni meteo proibitive. Una terza persona è stata uccisa a Valdosta, in Georgia, mentre tentava di intervenire su un albero caduto.
Mentre si avvicinava alla Georgia l’uragano ha perso intensità, con venti massimi sostenuti di circa 140 chilometri orariche lo rendono un uragano di categoria 1, secondo il National Hurricane Center.
Nella città di Steinchatchee nella regione del Big Bend, il livello dell’omonimo fiume è aumentato di oltre due metri e mezzo in circa 2 ore.
Dopo aver toccato la terraferma in Florida nel primo pomeriggio, l’uragano Idalia si dirige ora verso lo stato della Georgia. Nel suo percorso l’urgano ha colpito diverse città americane piegandole con raffiche violentissime. A Perry,che si trova a 45 miglia a sud-est di Tallahassee, hanno raggiunto i 140 chilometri orari. Le raffiche di vento più distruttive continueranno ad espandersi sulla Florida settentrionale e si spingeranno nella Georgia meridionale. Nelle prossime ore sono previste anche violente mareggiate a Savannah, in Georgia, Charleston nella Carolina del Sud e Wilmington nella Carolina del Nord.
Nella regione di Big Bend sarebbero oltre 230mila le persone rimaste senza corrente elettrica in seguito all’arrivo dell’uragano. A St. Petersburg, nella baia di Tampa, quasi 4.500 le persone sono attualmente rifugiate negli oltre 100 rifugi allestiti dalla Croce Rossa, secondo i dati forniti dall’organizzazione.
Le pesanti inondazioni che erano nelle previsioni alla vigilia dell’evento hanno colpito la città di Cedar Key, sulla costa del Golfo della Florida. Qui è stato registrato un’innalzamento dell’acqua di oltre 2 metri e mezzo, anche in condizioni di bassa marea. L’ondata dovrebbe continuare ad aumentare nelle prossime ore nella regione del Big Bend , poiché i venti dal lato opposto spingono il livello dell’acqua più in alto e arriva anche la marea normale.
L’uragano Idalia ha raggiunto Keaton Beach nel Big Bend della Florida come tempesta di categoria 3 con venti massimi sostenuti a 200 chilometri orari. La tempesta si è indebolita leggermente prima di toccare terra. È la più forte che sia abbattuta sulla regione del Big Bend in più di 125 anni, e il terzo uragano a colpire lo stato americano negli ultimi 12 mesi, dopo l’uragano Ian nel settembre 2022 e l’uragano Nicole nell’ottobre 2022.
Il governatore della Florida Ron DeSantis ha esortato nuovamente la popolazione a lasciare le contee per cui è stata ordinata l’evacuazione. Ha poi assicurato che dopo il passaggio dell’uragano iniziaeranno subito le missioni di ricerca e salvataggio. Quando inizieranno questi sforzi, la Florida potrà contare su 8 squadre di ricerca e soccorso nelle città, 33 squadre di inferimeri e medici con ambulanze, 5.500 guardie nazionali. Anche la Guardia Costiera è a disposizione nel caso ce ne fosse bisogno, ha detto DeSantis.
Il governatore della Florida Ron DeSantis parlerà intorno alle 6:30 ora locale, nel primo pomeriggio in Italia. Nel mentre a Tampa la marea ha già superato il massimo storico registrato in occasione della tempesta tropicale Eta nel 2020.
Un’aggiornamento dell’National Hurricane Center ha certificato l’intensificarsi dell’uragano, che ha ufficialmente raggiunto la categoria 4 con venti che raggiungeranno i 209 chilometri orari. L’approdo sulla costa del Golfo della Florida nell’area del Big Bend è previsto intorno alle 5 del mattino ora locale, le 12 in Italia.
Intanto si diffondono le prime immagini di allagamenti e inondazioni lungo la costa di St. Petersburg, non lontano da Tampa. I venti in questi minuti soffiano a velocità massime di 85 chilometri orari, dando solo un assaggio della potenza dell’uragano. Nelle città portuali come Gulfport, Trasure Island e Cedar Key, l’acqua sta avanzando.
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