Cop28

Dal G20 altri 700 miliardi di dollari alle fossili nel solo 2021

I governi del G20 hanno concesso altri 700 miliardi di dollari in sovvenzioni a carbone, petrolio e gas, soltanto nel 2021.

Nonostante i proclami, le promesse e gli impegni, le nazioni più ricche della Terra stanno continuando a finanziare pesantemente il settore delle fonti fossili. A confermarlo è un nuovo report di Bloomberg Nef e Bloomberg Philanthropies, secondo il quale nel solo 2021 i paesi del G20 hanno concesso a chi sfrutta a vario titolo carbone, petrolio e gas quasi 700 miliardi di dollari.

Sovvenzioni alle fossili in aumento del 16 per cento rispetto al 2020

Denaro che non ha fatto altro che rallentare il processo di transizione verso le fonti di energia pulite, allontanandoci così dagli obiettivi che la scienza ha indicato in termini di limitazione della crescita della temperatura media globale. Si tratta d’altra parte di somme consistenti e che rappresenteranno un fardello per parecchi anni, poché è difficilmente immaginabile che si possa investire in nuove infrastrutture per dismetterle a breve distanza di tempo.

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L’Italia è il sesto paese al mondo per finanziamenti ai combustibili fossili © Marcin Jozwiak/Unsplash

Il report, intitolato Climate Policy Factbook, indica inoltre che la cifra (693 miliardi di dollari, precisamente) risulta in netto aumento rispetto all’anno precedente: la crescita è stata pari al 16 per cento. “I governi continuano a concedere sussidi alle fonti fossili – ha dichiarato Michael Bloomberg, inviato speciale dl segretario generale delle Nazioni Unite per il clima – sconfessano gli impegni che loro stessi hanno dichiarato, minacciando la salute pubblica e compromettendo le nostre possibilità di evitare gli impatti peggiori dei cambiamenti climatici. Abbiamo bisogno di un’accelerazione straordinaria nella transizione verso le fonti pulite, abbandonando il carbone e le altre fonti fossili”.

“Sorprendenti” i miliardi concessi ancora al carbone

Per lo meno, proprio dal carbone arriva una parziale buona notizia, poiché il denaro concesso dai governi del G20 alla fonte in assoluto più dannosa per il clima risultano scesi nel corso degli ultimi anni. Si è passati infatti dal 4,1 per cento del 2016 (ma all’epoca il totale dei sussidi fu pari a 662 miliardi di dollari) al 2,9 per cento del 2021. In termini assoluti, tuttavia, parliamo di 20 miliardi che ancora finiscono nelle tasche di chi sfrutta miniere e centrali.

Un ammontare giudicato “sorprendente” dalle organizzazioni che hanno pubblicato il rapporto, “alla luce degli impegni annunciati sul carbone nel corso dei recenti summit del G20 e nel corso della Cop26”, la ventiseiesima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite che si è tenuta a Glasgow nel 2021.

Limitare la crescita della temperatura media globale ad un massimo di 1,5 gradi centigradi, alla fine del secolo, rispetto ai livelli pre industriali, non è impossibile. Lo sarà se i governi di tutto il mondo continueranno a mantenere un atteggiamento incoerente.

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