
La fotografa Silvia Amodio nella mostra Deo Gratias racconta i volti del Burkina Faso, dove Coop Lombardia con l’ong Donne per le Donne finanzia progetti di sviluppo locale.
La fotografa Silvia Amodio nella mostra Deo Gratias racconta i volti del Burkina Faso, dove Coop Lombardia con l’ong Donne per le Donne finanzia progetti di sviluppo locale.
Una mostra della fotografa Silvia Amodio, a Milano fino al 10 aprile, racconta i volti del Burkina Faso, dove Coop Lombardia, insieme all’ong Donne per le Donne, finanzia progetti di sviluppo locale. Sono i volti di persone comuni. Niente cliché, niente sofferenza; solo tanta bellezza e dignità.
“Il Burkina Faso è questo”, ha commentato la presidente di Donne per le Donne, Daniela Faiferri, presente all’inaugurazione della mostra a Milano. Ha continuato Amodio: “In tanti mi hanno chiesto se avevo pettinato o vestito i miei soggetti prima di ritrarli, invece no. Erano tutti naturalmente bellissimi”.
La fotografa ha scelto di ritrarre dei passanti, in una giornata qualsiasi, durante una visita al mercato o un luogo affollato. Ma l’ha fatto improvvisando un set con un telo per sfondo, per estrapolare le persone dal contesto e valorizzare la loro presenza, dedicando loro l’attenzione necessaria per realizzare un ritratto. “Chi voleva posava per me”, ha aggiunto.
Il titolo della mostra, Deo Gratias, è un rimando al nome dello studio aperto nel 1922 in Ghana da Bruce Vanderpuije, considerato tra i pionieri della fotografia africana.
Della propria esperienza Silvia Amodio ha commentato: “In una situazione in cui era impossibile comunicare attraverso il linguaggio, tutto si è svolto in un modo molto empatico. Per una volta mi sono sentita fortunata ad essere donna. Forse un uomo non ce l’avrebbe fatta”.
Da più di 25 anni Coop Lombardia è impegnata a combattere l’avanzata della desertificazione in Burkina Faso con progetti diagroecologia, piantumazione di alberi e creazione di vivai, ma anche attraverso la realizzazione di una banca di cereali e la formazione di contadini. Il tutto valorizzando la tradizione e affinando la tecnica. Con il motto: produrre senza distruggere. Dal 2001 Coop Lombardia si affianca all’organizzazione Donne per le Donne per la realizzazione di microprogetti destinati almiglioramento della condizione femminile: dalla fornitura di piccoli mezzi di trasporto, alla scolarizzazione di bambini e bambine.
Nonostante le foto ritraggano uomini, donne e bambini, particolare attenzione è dedicata proprio alle donne.
“Le donne che ho visto? Fiere”, commenta Amodio. “Donne consapevoli della propria responsabilità, consapevoli di essere davvero la spina dorsale dell’Africa”.
Nella lingua locale Burkina Faso significa “la terra degli uomini integri”, un nome che le è stato affidato da Thomas Sankarà, leader ed eroe nazionale. Nella spontaneità di queste fotografie, emerge il carattere di un popolo che, nelle parole dello stesso Sankarà, è povero sì, ma con dignità.
I ritratti sono esposti allo Spazio Garibaldi @GATE, Via Beltrami, 1 Milano (Largo Cairoli)
Ingresso libero, tutti giorni fino al 10 aprile dalle ore 10.00 alle ore 20.00
Alcune fotografie del libro “Nutrire il pianeta” di George Steinmetz su come viene prodotto il cibo nel mondo.
Mentre in molte aree del pianeta si acuiscono i conflitti, l’Italia relega la cooperazione allo sviluppo, un pilastro della politica internazionale, a una “comparsa” senza soldi.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Certi titoli riferiti alle atlete che gareggiano alle Olimpiadi di Parigi sono esempi di sessismo. E rispecchiano gli stereotipi sul ruolo della donna.
Dopo la pandemia, in Brasile si è assistito a un preoccupante aumento delle varie forme di violenza contro le donne. Lo dimostrano i dati ufficiali.
Vincenzo Mansi racconta This Unique, la startup che normalizza il ciclo mestruale attraverso attività formative e prodotti che rispettano il corpo e l’ambiente.