dal 27 Settembre al 26 Ottobre
Lodi
Evento diffuso

Dal 27 settembre al 26 ottobre 2025, Lodi ospita la sedicesima edizione del Festival della fotografia etica: oltre venti mostre diffuse tra chiostri, palazzi e spazi all’aperto, aperte nei weekend 9:30-20:00, per un programma che intreccia fotogiornalismo, diritti, ambiente e impegno civile.

Da sedici anni il festival usa le immagini per interrogare il presente, generare consapevolezza e aprire il dibattito. “La fotografia necessaria”, come la definisce la direzione artistica, è il filo conduttore che guida il cartellone: storie “che arrivano dai quattro angoli del pianeta, per riflettere e stupirsi”.

Fotografia etica: cosa vedere nel 2025

Il programma si articola in otto aree tematiche, distribuite in sedi diffuse nel centro della città come Palazzo Barni, Palazzo Modignani, Ex Chiesa dell’Angelo, Banca Centropadana.

Le vite degli altri esplora percorsi antropologici e culturali; la sezione No-profit presenta reportage commissionati dalle organizzazioni; Uno sguardo sul mondo raccoglie focus di attualità – tra cui i lavori di Giles Clarke e Magnus Wennmann; Storia rilegge eventi del passato con nuove chiavi visive (anche con produzioni della VII Foundation); Outdoor porta installazioni all’aperto, come The wolves of the high Arctic; Comuni partner colleziona produzioni diffuse sul territorio, tra cui Elegia lodigiana di Gabriele Cecconi; e la mostra ufficiale World press photo 2025 racconta l’anno attraverso le migliori immagini del fotogiornalismo internazionale.

Accanto alle mostre, visite guidate, talk d’autore, presentazioni e letture portfolio animano la città nei weekend.

World report award 2025 al Festival della fotografia etica

Il festival presenta anche i vincitori del World report award, concorso internazionale promosso dal festival, che ogni anno seleziona reportage capaci di illuminare fenomeni sociali, ambientali e umani con sguardo rigoroso e partecipato.

Nel 2025, ha registrato una partecipazione record: oltre mille fotografe e fotografi da ottanta paesi per quasi milleduecenti lavori, valutati da una giuria internazionale (tra cui professionisti legati a National geographic, The Washington post, Women photograph e W. Eugene Smith Fund).

Scatto di Federico Rios, vincitore del World report award.
Il progetto Paths of Desperate Hope di Federico Rios, vincitore del World report award, in mostra al Festival della fotografia etica di Lodi © Federico Rios

In mostra i progetti premiati: il primo classificato, Paths of desperate hope di Federico Ríos, sui flussi migratori attraverso il Darién; The tragedy of Gaza di Loay Ayyoub, sei mesi di copertura del conflitto per The Washington post; We live to fight di Md Zobayer Hossain Joati, sulle comunità di arti marziali in Bangladesh; e The price of war di Afshin Ismaeli, ritratto potente di un padre veterano mutilato insieme al figlio. Completano il quadro le organizzazioni della Nonprofit open call: Asd Roma blind football, Nyodeema foundation, Minority rights group international, Emergency.

World press photo 2025: l’unica tappa in Lombardia è a Lodi

Anche quest’anno Lodi ospita l’unica tappa lombarda della mostra internazionale itinerante World press photo, il concorso di fotogiornalismo e fotografia documentaria più prestigioso al mondo, promosso dalla World press photo foundation.

Ogni anno l’esposizione tocca oltre sessanta città con circa centocinquanta immagini, selezionate tra quasi sessantamila fotografie inviate da oltre tremila fotografe e fotografi di centoquarantuno paesi.

Amanda M. Perobelli per Reuters.
Lo scatto South America, Stories di Amanda M. Perobelli per Reuters in mostra al Festival della fotografia etica di Lodi © Amanda M. Perobelli

La Photo of the year 2025 è della fotografa palestinese Samar Abu Elouf (The New York time): lo scatto ritrae Mahmoud Ajjour, bambino gravemente ferito a Gaza e poi curato a Doha, simbolo di resilienza in un’infanzia segnata dalla guerra. Finalisti: Night crossing di John Moore e Droughts in the Amazon di Musuk Nolte.

Queste storie saranno presenti per tutta la durata del festival, con visite guidate a cura della direzione artistica.

Una visita “necessaria”

Per chi è attento a sostenibilità sociale e ambientale, il festival è un atlante visivo delle sfide del nostro tempo – dai conflitti alla crisi climatica, dal lavoro alle migrazioni – e lo fa con un forte taglio educativo: migliaia di studenti coinvolti ogni anno, letture portfolio e momenti di confronto con fotoreporter ed editor internazionali.

Programma completo, informazioni e biglietti sono disponibili sul sito ufficiale del festival.