
Made in ItalyGreen: un’occasione per parlare di innovazioni, politiche e tendenze che fanno bene all’ambiente, in un’Italia che ha capito l’importanza di una nuova sostenibilità e intende realizzarla.
Made in ItalyGreen: un’occasione per parlare di innovazioni, politiche e tendenze che fanno bene all’ambiente, in un’Italia che ha capito l’importanza di una nuova sostenibilità e intende realizzarla.
L’Italia non è più il brutto anatroccolo, anche qui stanno nascendo buone idee e nuove soluzioni per una green economy efficiente. Sono molte le forze nel nostro Paese che si impegnano in questa direzione. Forze spesso molto frammentate, come spesso accade, ma che dimostrano il desiderio, a diversi livelli, di trovare soluzioni per diminuire il nostro impatto sul mondo che ci ospita e allo stesso tempo creare un’economia che sappia cogliere le numerose opportunità di business.
Se ne parlerà mercoledì 20 aprile a Milano, a Made in ItalyGreen, in una mattinata di incontri organizzata da Fondazione ISTUD Osservatorio Green Economy con il patrocinio dei ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico e la collaborazione scientifica di Legambiente.
I relatori affronteranno i temi della mobilità a ridotto impatto ambientale, delle città sostenibili, della finanza etica, dell’economia circolare e della sharing economy. Il tutto in un’ottica che non vuole solo presentare innovazioni o iniziative imprenditoriali green, ma anche analizzare le nuove politiche nazionali e internazionali, che quelle iniziative dovrebbero sostenere.
Mentre l’Unione Europea si muove in questa direzione ponendosi come forza trainante per i Paesi membri, in Italia il governo ha iniziato a guardare alla green economy in modo più positivo. Un segnale viene dall’attuale legge di stabilità, la cosiddetta finanziaria verde, con un collegato ambientale sensibile, almeno in linea di principio, ai temi della sostenibilità. Vi si trovano ad esempio agevolazioni per i comuni virtuosi in ambito di rifiuti e raccolta differenziata, stanziamenti per una mobilità pulita, una rinnovata attenzione per i dissesti idrogeologici e la conservazione del territorio, oltre alla nuova necessaria norma contro i micro rifiuti (un caso su tutti, i mozziconi di sigaretta).
Siamo in un momento storico di grande attenzione a questi temi, a pochi mesi dalla conferenza di Parigi sul clima (COP21) ma anche dell’enciclica di Papa Francesco “Laudato sì” che propone un nuovo modello di sostenibilità a tutto tondo. Con l’esperienza ancora fresca di Expo Milano 2015, che ha offerto una piattaforma di scambio e dialogo internazionale, l’Italia non è più indietro di altri Paesi sul terreno della green economy. E anche i giovani stanno acquisendo una nuova consapevolezza per quanto riguarda il futuro e l’importanza di stili di vita più sostenibili.
Nel corso dell’evento ISTUD sarà anche presentato il libro Made in ItalyGreen, Food & sharing economy, a cura di Maurizio Guandalini, giornalista e analista finanziario, e Victor Uckmar, avvocato e professore di diritto tributario.
In Europa si sono aperte le consultazione per rivedere l’etichettatura degli alimenti, dall’indicazione d’origine degli ingredienti a quella dei valori nutrizionali.
Più auto in circolazione, meno mezzi pubblici. Il report Ecosistema urbano 2021 di Legambiente fotografa l’inerzia delle città italiane.
Il mondo dei sex toys produce tonnellate di rifiuti ogni anno. Green Vibes promuove un’industria del sesso più green con il primo e-commerce di prodotti eco-sostenibili.
Con il nuovo packaging interamente riciclabile nella carta, La Molisana taglia 230mila chili di plastica all’anno e prosegue il suo impegno nella sostenibilità.
Anche in agricoltura l’innovazione tecnologica gioca un ruolo centrale. A dimostrarlo è Mutti, con InstaFactory: la fabbrica mobile che scende in campo.
Mutti presenta a Cibus il suo primo bilancio ambientale e annuncia un investimento iniziale di 1,5 milioni di euro nel periodo 2022-2024 in progetti di sostenibilità ambientale. Al suo fianco anche Wwf Italia, con un progetto di riqualificazione del Po.