La seconda edizione di #Mash, rassegna che indaga suoni e culture del mondo nell’era della rivoluzione digitale, si tiene a Milano dall’1 al 4 dicembre presso gli spazi di Mudec – Museo delle Culture, Base, Biko e Buka Mondo. Quattro giorni di incontri, proiezioni, sessioni d’ascolto e concerti che cercano di tracciare l’evoluzione della cosiddetta
dal 4 Dicembre al 1 Gennaio
Via Tortona, 56, 20144 Milano MI, Italy
La seconda edizione di #Mash, rassegna che indaga suoni e culture del mondo nell’era della rivoluzione digitale, si tiene a Milanodall’1 al 4 dicembre presso gli spazi di Mudec– Museo delle Culture, Base, Biko e Buka Mondo. Quattro giorni di incontri, proiezioni, sessioni d’ascolto e concerti che cercano di tracciare l’evoluzione della cosiddetta musica world 2.0.
Ma cos’è la musica world 2.0? “È un affascinante mix di musica iper-localizzata e condivisione globale”, risponde Jace Clayton in arte DJ Rupture, autore del libro Uproot: Travels in 21st-Century Music and Digital Culture e uno degli ospiti più attesi di #Mash. “Ci sono computer portatili a basso costo in tutto il mondo. I ragazzini creano beats negli Internet café o sui loro telefoni, poi li condividono tramite Bluetooth, YouTube, Facebook”.
Realizzata da S/V/N/ Savana con il patrocinio del Comune di Milano e il contributo di Fondazione Cariplo, #Mash 2016 coinvolge una ventina fra artisti e ricercatori contemporanei di varia provenienza che assorbono influenze reciproche, facendo riflettere sul concetto di autenticità e di confini geografici. I musicisti, attraverso la propria testimonianza umana e artistica, raccontano l’impatto sonoro in un mondo iperconnesso e, in certi casi, in situazioni di conflitto. Come i libanesi Mazen Kerbaj e Rabih Beaini, l’iraniano Ata Ebtekar (Sote) e il turco Baris Bilenser.
Tra le performance in anteprima, segnaliamo la collaborazione cinematica di Roly Porter con il videoartista Marcel Weber (MFO), il dj set del produttore Helm che rivede le composizioni ispirate al conflitto arabo-israeliano di Muslimgauze e il concerto del promettente duo di ispirazione jazz-funk Yussef Kamaal, che ha appena esordito sull’etichetta Brownswood di Gilles Peterson. Due, invece, i film in programmazione: “A Magical Substance Flows Into Me” di Jumana Manna, videoartista e scultrice che esplora le tradizioni musicali di Israele e Palestina, e “Wildness” di Wu Tsang, sulla vita dello storico club di Los Angeles Silver Platter, ritrovo delle comunità lgbt latinoamericane fin dagli anni Sessanta.
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