Cooking show, conferenze, incontri nello splendido teatro Franco Parenti, ai Bagni Misteriosi e alla Joia Academy. A ingresso libero! Torna a Milano The vegetarian chance, il festival dedicato all’alta cucina vegetariana e vegana e promosso dallo chef Pietro Leemann e dal giornalista Gabriele Eschenazi. 27 e 28 maggio tra il teatro Franco Parenti, i Bagni Misteriosi e
Cooking show, conferenze, incontri nello splendido teatro Franco Parenti, ai Bagni Misteriosi e alla Joia Academy. A ingresso libero!
Torna a Milano The vegetarian chance, il festival dedicato all’alta cucina vegetariana e vegana e promosso dallo chef Pietro Leemann e dal giornalista Gabriele Eschenazi.
L’obiettivo è far misurare i cuochi con una cucina che manca ancora in molti ristoranti. Attorno al concorso ci sono poi una serie di eventi aperti al pubblico per approfondire la cultura vegetariana, show cooking, mercati, prodotti innovativi come i formaggi a caglio vegetale. Ci sono anche ospiti interessanti come l’attivista vegana Ori Shavit che arriva da Israele. C’è un incontro con Red Canzian, dei Pooh, e la figlia Chiara che è una cuoca vegetariana.
Magnifico teatro dell’evento quest’anno è proprio un teatro, il Franco Parenti, che gode lì accanto dei Bagni Misteriosi. Lì il 27 e 28 maggio si svolge questo weekend di show cooking, tavole rotonde, proiezioni di documentari e degustazioni per raccontare una cucina vegetale e sostenibile. C’è anche la possibilità di fare la spesa al The Vegetarian Market a cura del Mercato della Terra di Slow Food.
Il presidente della giuria è lo chef del Joia, Pietro Leemann, l’uomo che in Italia ha creato l’alta cucina vegetariana. Sul palco si alternano chef ed esperti, protagonisti di show cooking e conferenze. Pietro Leemann e Gabriele Eschenazi sono gli ideatori.
Ci sono dunque i protagonisti della Joia Academy, fondata da Pietro Leemann come naturale estensione del suo ristorante stellato; c’è Valeria Mosca, appassionata animatrice di Wooding, che spiega il foraging (ovvero come cibarsi di ciò che offre spontaneamente la natura); c’è Ori Shavit, cuoca e attivista vegana israeliana; c’è Red Canzian (Pooh), che è vegano, con sua figlia Chiara Canzian, cuoca e divulgatrice vegetariana; c’è Jenny Sugar con i sui dolci vegani e crudisti, spiegati anche dalla dietologa Mara Ramploud. E poi l’attrice Silvia Cohen, l’artista e pasticcera Paola Marchesi, figlia del grande Gualtiero, il giornalista Niccolò Vecchia, la direttrice di Cucina Naturale Venetia Villani. E assaggi, dimostrazioni di cucina e due punti ristoro sempre in funzione ai Bagni Misteriosi. Inoltre mostre, proiezione di documentari, calligrafia con il gallerista Jean Blanchaert.
Alla Joia Academy si svolge il concorso che vede in gara una decina di chef di diversi Paesi europei e regioni italiane. Tra loro, Gianluca Casini, da Dusseldorf, città dove è diventato vegetariano due anni fa, con la Ribollita scomposta rivisitata e Fazzoletto, pere e caffè; Rafael Rodriguez, peruviano, del ristorante Quechua di Milano, che spiega le virtù di piante poco note, dall’alga cushuro al rampicante kaywa, e presenta Gnocchi andini e Foresta amazzonica; Hitoshi Sugiura, già chef del primo ministro giapponese, che a Tokyo ha un ristorante italiano (Patinastella) e qui gareggia con Tortelli di mais alla salsa noisette di soia e il dessert Mazzolino; da Rimini (ristorante I-Fame) Daniele Succi arriva con una ironica Grigliata tra amici della natura e con degli ingannevoli Cappelletti in brodo; Fabio Vacca dal Villa del Golo, a Cannigione, in Sardegna, porta Culurgione in riva al mare e Nero gioiello; Lennart van Weert, olandese, del ristorante Cabillaud, sceglie titoli letterari: Viaggio nei ricordi e Intorno al mondo con un tocco italiano. Più semplice il suo connazionale Gijs Kemmeren con una Crema di piselli e Asparago classico. Andrea Valle, dal Piccolo Lago di Marco Sacco, a Verbania, porta Carota, carota e carota e Dumpling di asparagi. La premiazione dei vincitori avviene domenica alle 16 nella sede del festival, ai Bagni Misteriosi.
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