
In memoria della fondatrice Giovanna Cavazzoni, due nuovi seminari organizzati da Vidas sul tema della riconoscenza.
In memoria della fondatrice Giovanna Cavazzoni, due nuovi seminari organizzati da Vidas sul tema della riconoscenza.
Riconoscenza: sentimento di chi mostra apprezzamento e gratitudine per il bene ricevuto. Profonda, viva, infinita riconoscenza; debito di riconoscenza; avere, sentire riconoscenza per, verso qualcuno.
La riconoscenza è un tema profondo e universale, che riguarda e coinvolge tutti sia nella dimensione privata sia in quella sociale. E a cui Vidas, l’associazione fondata nel 1982 a Milano e da sempre impegnata nell’assistenza sociosanitaria completa e gratuita ai malati terminali che in 34 anni ha assistito gratuitamente oltre 31mila persone, ha scelto di dedicare i suoi annuali seminari, in memoria di Giovanna Cavazzoni, sua fondatrice recentemente scomparsa, che dichiarava: “La riconoscenza è il sentimento di chi è grato del bene ricevuto, è un’eco che ritorna e quando un simile atto significa anche un solo un istante di dolore in meno e di sollievo per chi soffre, non c’è misura che possa determinare un maggiore o minor valore all’atto di dare qualcosa di sé”.
Due gli appuntamenti organizzati presso Palazzo Castiglioni in Corso Venezia a Milano, con relatori di eccezione tra cui Laura Boella, docente di Filosofia morale all’Università Statale di Milano, e Marco Morganti, AD di Banca Prossima, per approfondire e scandagliare tutte le sfumature e le possibili interpretazioni della riconoscenza.
In particolare, segnaliamo il prossimo 9 novembre alle ore 18 gli interventi di Momcilo Jankovich, pediatra emato-oncologo, che affronterà il tema della riconoscenza nella relazione di cura, e di Mario Vergani, ricercatore in Filosofia teoretica presso l’Università di Milano Bicocca, che analizzerà il significato di riconoscenza con il suo intervento Senza riconoscenza?
Legami sociali e relazione etica.
Gli incontri sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria.
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