Cammini e itinerari

5 luoghi dove ammirare il foliage autunnale sulle montagne italiane

Siamo in pieno autunno, la stagione in cui i colori esplodono e s’infiammano nei boschi: ecco le valli dove godere dei più bei foliage in Italia.

L’autunno è sempre arrivato ma da qualche anno, insieme alla stagione più affascinante, si è diffuso il termine foliage che racchiude in sè tutta la meraviglia dei colori delle foglie che vanno dal rosso all’oro, i panorami da fotografare e una generale sognante atmosfera. Dove vivere a pieno questo momento? In montagna dove tanta bellezza esplode. Facciamo un giro tra alcune tappe per noi imperdibili alla caccia dei paesaggi più suggestivi.

Lombardia, nei boschi della Valtellina

Iniziamo il tour dalla Lombardia, nella variegata Valtellina, in particolare nelle zone alte: prima tappa in Valdidentro, con due passeggiate adatte a tutti. Perfetta anche per le famiglie è quella che vi segnaliamo in val Viola, con partenza da Arnoga: si tratta infatti di una vallata pianeggiante e, grazie al primo tratto asfaltato, è percorribile anche con il passeggino. Il panorama però è stupendo perché la valle è circondata da cime che superano anche i 3000 metri (la Cima Piazzi e il Corno Dosdè per esempio). Qui vedrete anche molti appassionati di Mtb a caccia di sentieri scenografici e non impegnativi.

Anche questo itinerario che porta ai laghi di Cancano, due enormi bacini artificiali, è di poca difficoltà e permette di godere del foliage. Si raggiunge seguendo la strada per le Torri di Fraele (o in alternativa, seguendo da Arnoga il sentiero pianeggiante della Decauville). Ne rimarrete estasiati.

Altra meta imperdibile, durante tutto l’anno ma ancor più in autunno, è in Valchiavenna nello splendido borgo di Piuro: le maestose cascate dell’Acquafraggia, forse il luogo più fotografato dell’intera valle. Da qui parte la salita di ben 2886 gradini che porta fino a Savogno, dove il tempo si è fermato.

Ultima tappa in Valtellina in Valmalenco famosa per i suoi splendidi laghetti. Tra le passeggiate consigliate in autunno vi è quella che da S. Giuseppe conduce al lago Lagazzuolo, uno deitipici laghetti alpiniche caratterizzano la Valtellina. Attenzione: anche se l’escursione è di soli 2 chilometri, il dislivello è di quasi 600 metri. Lo spettacolo dei colori autunnali che si riflettono sulle acque del lago è meraviglioso.

Il mix inverno e autunno che ci regala la splendida Val Viola, in Valdidentro Tourism 📷 Bormio Tourism inLOMBARDIA #valtellina #amolavaltellina

Posted by Valtellina on Friday, October 8, 2021

Piemonte, alla scoperta del Biellese

Per il Piemonte scegliamo forse una zona meno nota, quella del Biellese. Andiamo a Pollone nel Parco Burcina, un giardino storico risalente alla metà del 1800 fondato da una famiglia di imprenditori tessili del luogo. Qui troverete un insieme di vegetazione autoctona e varietà botaniche provenienti da tutto il mondo: i colori dell’autunno della vallata dei rododendri per la quale è noto, offrono senz’altro uno degli scenari maggiore impatto.
Altra tappa a Candelo, dove visitiamo il Ricetto, un gioiello medievale bandiera arancione del Tci inserito nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”.
Da Ricetto poi alla Riserva naturale delle Baragge, recentemente inserita nel Catalogo nazionale dei paesaggi rurali storici per le caratteristiche eccezionali dei suoi ambienti naturali di brughiera: uno dei punti di accesso più facili da raggiungere è il parcheggio lungo la SP 307 Candelo-Mottalciata, dove ci si addentra nella natura per ammirare i colori dell’autunno. Altra area d’interesse è quella intorno a Castellengo, frazione di Cossato, ricca di aziende agricole e agrituristiche e il cui castello, struttura ricettiva e azienda vitivinicola, offre la possibilità di visitare la tenuta e le cantine e di scoprire i dintorni a piedi o in bicicletta.

Valle d’Aosta, con gli occhi al Monte Bianco

In autunno ai piedi del Monte Bianco i panorami sono non meno spettacolari che in inverno: per esempio in val Ferret, una delle due valli laterali di Courmayeur, vi consigliamo di percorrere il nuovo sentiero che da La Palud porta a Lavachey che attraversa una successione di scorci naturali unici specie durante il foliage.

Per chi non ama il trekking, grazie a Skyway Monte Bianco fino al 2 novembre si può arrivare in funivia ai 3.466 metri di punta Helbronner. Si sale su cabine circolari e trasparenti che ruotano a 360°, affacciate su un panorama incredibile: infatti durante il viaggio e nella tappa intermedia del Pavillon si possono ammirare i colori che cambiano raggiungendo le vette più estreme d’Europa.

In questa stagione, anche la nota località Courmayeur appare sotto un’altra luce: visitate per esempio il Courmayeur food market, il mercato della Valdigne con i prodotti a chilometro zero che il prossimo 30 ottobre si svolgerà al Jardin de l’Ange dove avrete l’occasione di incontrare agricoltori e allevatori e acquistare fontine d’alpeggio, formaggi, vini e molto altro. Ma l’autunno è anche tempo di vendemmie e di castagne e il 31 ottobre, al parco Bollino è in programma una castagnata a cura del Comité de Courmayeur.

Courmayeur Val Ferret
Courmayeur Val Ferret © Giovanni Mattiello

Alto Adige, nei giardini da sogno di Merano

Per chi preferisce una dimensione cittadina, con anche musei da visitare e la possibilità di fare shopping, questa è una meta davvero interessante. A Merano infatti resta ancora un mese prima della chiusura della stagione 2021 dei Giardini di Castel Trauttmansdorff. Si tratta di giardini estesi a digradare su una superficie complessiva di 12 ettari che riuniscono in un anfiteatro naturale paesaggi esotici e mediterranei, vedute mozzafiato sugli scenari montani circostanti e su Merano.

In più di 80 ambienti botanici prosperano e fioriscono piante da tutto il mondo che in autunno regalano le sfumature rosse e dorate che stiamo cercando. Ma non solo, anche le essenze da catturare sono ancora molte: in questo periodo fiorisce ad esempio l’osmanto con il suo profumo dolciastro e sotto le palme di origine asiatica la camelia sasanqua fa bella mostra dei suoi fiori di un rosa delicato.

Nel cuore dei giardini troneggia poi Castel Trauttmansdorff dove un tempo l’amata Imperatrice Sissi trascorreva la stagione invernale. Oggi questo stesso castello è sede del Touriseum, il museo provinciale altoatesino del turismo che racconta 200 anni di storia del turismo alpino. I giardini sono a pagamento – qui trovate gli orari e le tariffe – e comodamente raggiungibili anche a piedi da Merano.

Giardini di Castel Trauttmansdorff
Giardini di Castel Trauttmansdorff © Ohtmar Seehauser

Trentino, l’autunno sulle Dolomiti

Sono innumerevoli i luoghi dove godere del foliage in Trentino. Noi andiamo sulla Paganella, per 3 diverse tappe. La prima è l’altopiano di Pradel, un’area a 1.367 metri d’altezza raggiungibile comodamente in auto da Andalo o grazie alla cabinovia Molveno-Pradel, impianto di risalita aperto tutti i giorni fino al 17 ottobre e ogni fine settimana fino al 1 novembre. Si tratta di un poggio boscoso in mezzo a prati e pendii e con una posizione privilegiata da cui ammirare il lago di Molveno e le tinte autunnali delle Dolomiti di Brenta.

Foliage
Mappa foliage Dolomiti Paganella © Dolomiti Paganella

Proprio per tutti è il giro ad anello, tra Cavedago e Andalo, per esplorare i luoghi più segreti dell’altopiano e ammirare il foliage dalla chiesetta di San Tommaso che si affaccia non solo sul territorio della Paganella, ma anche sulla vicina valle di Non. Il percorso, adatto anche ai meno esperti e con partenza da piazza San Lorenzo a Cavedago, è lungo circa 2 chilometri e si può compiere in meno di un’ora affiancando masi e boschi e attraversando le coltivazioni e gli orti tipici del territorio.

Ultima proposta è quella di percorrere l’antica strada che collega San Lorenzo in Banale e Molveno, che attraversa anche le frazioni di Moline e Deggia. Qui tra i luoghi da non perdere ci sono certamente il Santuario dedicato alla Madonna di Caravaggio, le case ricoperte di rampicanti che in autunno diventano un’esplosione di colori e il borgo di San Lorenzo, uno dei “Borghi più belli d’Italia”.

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