
Eseguire in sospensione asana yoga, esercizi di pilates o di danza, apporta benefici fisici e mentali. Perché volteggiare non grava sulle articolazioni, cambia la prospettiva e aiuta a liberarsi dalle paure.
Una postura seduta utile anche nelle pratiche di respiro e meditazione.
Hatha yoga Vajrasana più accessibile delle posizioni a gambe incrociate, spesso
difficili per chi ha le articolazioni un po’ bloccate, permette di
stare seduti con la colonna vertebrale eretta e rilassata.
Risalite mentalmente dall’osso sacro, vertebra dopo vertebra, lungo
tutta la colonna e con dei piccoli aggiustamenti portate al massimo
l’estensione vertebrale, curando la zona lombare, la zona dorsale
in particolare tra le scapole, la zona cervicale. Percepite il
senso di allungamento e di stabilità che nasce dal mantenere
la colonna completamente estesa.
Sentite il peso del bacino che si appoggia ai polpacci, ai piedi e
cade verso il terreno.
Portate l’ascolto alla nuca e immaginate che ci sia un filo
attaccato alla nuca che vi tira verso l’alto, questo
favorirà molto l’estensione.
Curate il rilassamento delle spalle e del viso: la lingua è
rilassata e poggia leggermente verso il palato, le mascelle sono
morbide e le labbra leggermente a contatto, quasi un po’
dischiuse.
Rilassate in profondità gli occhi e distendete la fronte e
il cuoio capelluto, come fosse una stoffa che si liscia.
Senza perdere la postura, portate l’ascolto al vostro respiro
spontaneo. Lasciatelo scorrere lentamente, il respiro è
naturale, non è fatto da voi: semplicemente ascoltatelo e
seguitelo.
Ogni tanto controllate di non aver perso l’estensione del busto o
di non aver contratto qualche zona del corpo, poi riprendete
l’ascolto del respiro.
Quando terminate portatevi distesi sulla schiena e stirate le gambe
e tutto il corpo. Potete poi praticare savasana o rialzarvi.
Daniela Moroni
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