Indiani metropolitani: Siouxsie and the Banshees

Quei ragazzi non hanno un nome, sul palco dicono di chiamarsi Siouxsie and the Banshees e si fanno accompagnare da un chitarrista, Marco Perrini, e da un certo John Simon Ritchie, alla batteria.

Londra, 20 Settembre 1976. Siamo in pieno centro: a Oxford Street il promoter Ron Watts, considerato il successo che il punk sta riscuotendo nella capitale inglese, ha deciso di organizzare un mini-festival inventandosi il primo 100 Club Punk Special. Le due serate si tengono nell’omonimo locale (il 100 Club, appunto) e prevedono la presenza sul palco di otto gruppi punk, per la maggior parte ancora sconosciuti.

 

 

Dopo aver partorito l’idea, Watts ha chiamato Malcolm McLaren, manager dei Sex Pistols: vuole che siano i Pistols a fare il gran finale. Non a caso: la band di Johnny Rotten e compari ha ormai un seguito di fan accaniti che li seguono ovunque. In particolare, possono sempre contare su un nucleo di irriducibili, il cosiddetto”Bromley Contingent”, gruppetto di ragazze e ragazzi così chiamati perchè provengono quasi tutti dalla cittadina di Bromley. 

 

Il giorno prima, una delle band previste in scaletta dà forfait. 

 

Siouxsie Sioux e Steven Severin, capi del “Bromely Contingent”, si propongono per la sostituzione. Non avendo alternative, Ron Watts accetta. Quei ragazzi non hanno un nome, sul palco dicono di chiamarsi Siouxsie and the Banshees e si fanno accompagnare da un chitarrista, Marco Perrini, e da un certo John Simon Ritchie, alla batteria. La loro esibizione dura meno di minuti: su quel punk rock sconclusionato Sioxius canticchia persino il Padre Nostro. I ragazzi non pensano a una carriera, anzi: sono convinti che quel concerto sia stata solanto un’altra delle loro tante bravate, magari riuscita meglio delle altre. Invece, viene chiesto loro di suonare ancora. 

 

Due mesi dopo, Sioxisie and The Banshees hanno già svariati concerti alle spalle ma devono aspettare due anni prima che una casa discografica, la Polydor, decida di pubblicare un loro disco. Sono considerati dei matti, gente fuori controllo e nessuno vuole prendersi la responsabilità di gestirli.

 

Nel Novembre del 78, esce l’album di denutto, The Scream. Ma nel frattempo, il batterista John Simon Ritchie è diventato bassista e ha cambiato band.  Ha cambiato anche nome: ora si chiama Sid, Sid Vicious, suona nei Sex Pistols ed è pronto a diventare l’icona del punk per antonomasia.

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