
L’India e la Cina hanno ritirato l’esercito dal territorio conteso sull’Himalaya
Dopo decenni di piccole scaramucce, nel 2020 è riesplosa la tensione nel Ladakh tra India e Cina. Che ora si sono accordate per ritirare i militari.
Sono un giornalista freelance, classe 1990. Scrivo di diritti umani, migrazioni, sociale, forse perché sono le tematiche che più mi hanno ispirato durante i miei studi universitari in Scienze politiche, prima a Milano, poi a Bruxelles, con qualche mese di mezzo a Beirut. Cerco sempre le testimonianze personali dietro a ogni macro-tema, credo che far parlare le persone sia il modo migliore per raccontare una storia.
Citazione preferita: “Leggo per legittima difesa”. (Woody Allen)
Dopo decenni di piccole scaramucce, nel 2020 è riesplosa la tensione nel Ladakh tra India e Cina. Che ora si sono accordate per ritirare i militari.
Le donne palestinesi potranno viaggiare solo con il permesso di un familiare maschile, lo ha stabilito un giudice vicino ad Hamas. Ma la norma potrebbe essere rivista.
Il presidente di Haiti resta al potere, ma i manifestanti considerano scaduto il suo mandato. Dietro alle proteste politiche c’è un malcontento generale.
I nativi americani hanno un tasso di mortalità doppio rispetto agli statunitensi bianchi. A perdere la vita sono i più anziani, una tragedia umana e culturale.
L’intervista a Dolkun Isa, presidente del World uyghur congress, sulla violenta repressione cinese contro la minoranza uigura dello Xinjiang, che lui stesso vive sulla propria pelle.
Da mesi migliaia di agricoltori indiani protestano contro la riforma agraria. Per impedire agli agricoltori di coordinarsi, ora il governo ha tagliato internet.
L’Argentina ha varato una patrimoniale per salvare il servizio sanitario nazionale. Si aggiunge a leggi simili in Bolivia, Spagna e Belgio. Ma non in Italia.
Con le scuole chiuse e senza tecnologia, per molti indigeni il diritto allo studio è un miraggio. Ora l’Unicef sta installando megafoni nei loro villaggi per trasmettere le lezioni.
La minoranza islamica degli uiguri convive con la repressione violenta delle autorità cinesi, tra sterilizzazioni, campi di rieducazione e lavori forzati.
In oltre 100 città russe ci sono stati cortei contro il presidente Putin e per chiedere la liberazione dell’oppositore politico Alexei Navalny.
Sono partiti dall’Honduras per raggiungere gli Stati Uniti. Superato il confine del Guatemala però hanno subito le violenze dell’esercito locale.