Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Se avete giocato a Risiko almeno una volta nella vita, sapete che uno dei territori più ambiti è la Kamchatka. Finalmente abbiamo scoperto il motivo di tanto interesse e tante battaglie che sono costate decine di ore e di notti attorno a un tavolo: la Kamchatka è uno dei luoghi più belli al mondo.
Se avete giocato a Risiko almeno una volta nella vita, sapete che uno dei territori più ambiti è la Kamchatka. Finalmente abbiamo scoperto il motivo di tanto interesse e tante battaglie che sono costate decine di ore e di notti attorno a un tavolo: la Kamchatka è uno dei luoghi più belli al mondo.
È una penisola russa che si affaccia sull’oceano Pacifico diventata patrimonio dell’umanità secondo l’Unesco nel 1996. La conferma della bellezza è tutta in questo video di Vladimir Boyuk.
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Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Due degli scrittori russi contemporanei più famosi in patria e all’estero sono di nuovo nel mirino delle autorità russe.
Alle elezioni in Romania l’estremista George Simion ha riportato oltre il 40 per cento dei consensi al primo turno. Il 18 maggio ci sarà il ballottaggio.
Il presidente russo risponde con un assenso molto cauto alla proposta statunitense di un cessate il fuoco in Ucraina di 30 giorni. E parla di “sfumature” di cui si dovrà discutere.
Potrebbero essere addirittura 5mila le tonnellate di carburante riversate nel mar Nero da due petroliere russe, travolte da una tempesta il 15 dicembre.
Il 17 novembre 2024 russi e ucraini hanno marciato insieme a Berlino per chiedere la fine della guerra. Abbiamo parlato con il dissidente Kara-Murza, attivista ed ex prigioniero politico.
Narva è una città del nord dell’Estonia, uno degli ultimi confini con la Russia ancora aperti e percorribile solo a piedi. Un piccolo paese di frontiera con un ruolo geopolitico importante.
Il 15 dicembre una petroliera russa si è spezzata a metà e un’altra è rimasta incagliata, riversando combustibile nello stretto di Kerch.
Migliaia di persone sono scese in strada contro la decisione del governo di sospendere i negoziati per l’adesione all’Unione europea fino al 2028. Violenta la reazione delle forze dell’ordine. La presidente della Georgia rifiuta di lasciare il mandato finché non verranno indette nuove elezioni.