Dopo 7 anni di inchiesta per favoreggiamento di immigrazione clandestina, tutti prosciolti. Il giudice di Trapani ha emesso sentenza di non luogo a procedere.
Nave Gregoretti, i 116 migranti a bordo sono sbarcati e verranno accolti in tutta Europa
Dopo quasi una settimana in mare, i 116 migranti recuperati nel Mediterraneo dalla nave Gregoretti della Guardia Costiera sono stati fatti scendere a terra ad Augusta: verranno accolti da diversi paesi europei e, in Italia, dalla Chiesa cattolica.
Dopo 6 giorni in mare, i 116 migranti a bordo della nave della Guardia Costiera Gregoretti sono finalmente sbarcati ad Augusta ieri, 31 luglio. Uno di loro era stato fatto scendere già al mattino per urgenti motivi di salute, gli altri sono poi sbarcati nel pomeriggio: anche tra questi vi erano 29 malati, a quanto ha fatto sapere il procuratore di Siracusa Fabio Scavone, tra cui uno di tubercolosi e 20 di scabbia. Lo sbarco questa volta è avvenuto nel pieno rispetto delle legge e previa autorizzazione del ministero dell’Interno, dopo che a livello europeo era stato finalmente trovato un accordo per la redistribuzione dei naufraghi a bordo: la Francia si è impegnata ad accoglierne 30, altri andranno in Germania, Portogallo, Lussemburgo e Irlanda, una cinquantina rimarranno in Italia e saranno ospitati in una struttura della Conferenza episcopale italiana ai Castelli Romani “nell’ambito della collaborazione tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica nell’assistenza e accoglienza dei migranti”, come ha fatto sapere la Cei.
Una cinquantina di persone fra quelle sbarcate ad Augusta dalla Gregoretti verranno ospitate dalla Conferenza episcopale italiana in una struttura di Rocca di Papa. Una famiglia è stata invece accolta a Catania dalla Comunità di @santegidionews pic.twitter.com/fap7uozpUO
— Tg3 (@Tg3web) July 31, 2019
La Gregoretti, il cui caso ricorda quello dell’altra nave della Guardia costiera, Diciotti, della scorso anno, era in mare con a bordo 135 migranti dal 25 luglio, quando era stata inviata a recuperare i naufraghi che erano stato intercettati casualmente da un peschereccio. Gli ospiti si erano poi ridotti da 135 a 116 dopo che alcuni erano stati trasferiti a bordo con urgenza per motivi di salute, ma la Gregoretti aveva trascorso gli ultimi giorni in porto ad Augusta, in provincia di Siracusa, col divieto di sbarco in attesa di una intesa europea: per questo motivo Legambiente ha denunciato il ministro dell’Interno Matteo Salvini per sequestro di persona, mentre oggi la polizia di Ragusa ha fermato due presunti scafisti.
A Pozzallo con le persone soccorse dalla #Gregoretti “Vengo dal Sudan. Questa cicatrice me l’hanno fatta i trafficanti quando pensavano che fossi troppo malato per estorcermi soldi. Ho visto miei vicini di cella ammazzati come cani. Ora siamo vivi e liberi,non potevamo crederci” pic.twitter.com/CB8scIkZ46
— UNHCR Italia (@UNHCRItalia) August 1, 2019
Contemporaneamente allo sbarco dei migranti della Gregoretti però, il ministero dell’Interno ha firmato anche una direttiva che impone la chiusura dei porti alla Alan Kurdi, la nave della ong Sea Eye che ha recuperato in mare altre 40 persone, tra cui donne e bambini, e che si trova attualmente in mare.
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