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L’Oscar del cicloturismo 2023 premia la ciclopedonale Puccini in Toscana, la Sicily Divide e la Treviso-Ostiglia. Itinerari che ispirano il prossimo viaggio in bici.
L’Oscar del cicloturismo, giunto all’ottava edizione, premia in Italia le ciclovie che dimostrano di possedere criteri di eccellenza per accogliere chi viaggia in bicicletta. Non si premia quindi solo la bellezza offerta del territorio perché vengono esaminati parametri come progettazione, costruzione, promozione, attrezzature, segnaletica e servizi che si incontrano strada facendo. L’Oscar del cicloturismo vuole quindi stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti, promuovendo gli investimenti nel settore. Dall’altra parte per chi ama trascorrere le vacanze in sella è sempre fonte di nuove ispirazioni, spesso portando alla ribalta itinerari poco conosciuti che grazie all’evento si aggiudicano la giusta visibilità.
Di sicuro colpisce non solo per la bellezza ma anche per l’originalità la Ciclopedonale Puccini. Si tratta infatti di una ciclovia musicata che raccontando la vita e i luoghi del compositore (di cui si celebrerà il centenario della morte nel 2024), valorizza il patrimonio culturale e naturale tra Lucca e la Versilia. Una segnaletica consente di accedere, tramite QR code, a un accompagnamento musicale durante la pedalata per ascoltare le sinfonie suggerite in alcuni punti. Si estende per 58 chilometri da Lucca a Torre del Lago, un percorso pianeggiante e adatto a tutti, dotato di servizi di noleggio bici, punti di assistenza e di ricarica per le ebike, fontanelle, punti ristoro, guide.
Ottima l’intermodalità con le stazioni ferroviarie e la possibilità di percorrere tratti in bici e ritornare in treno. La ciclovia attraversa uno scenario naturale incantevole, corre sull’argine del fiume Serchio, con i rilievi pre-appenninici sulla sinistra e vigne, oliveti e boschi sulla destra, arrivando alla riserva naturale dell’Oasi Lipu. Imperdibile, per i melomani, il museo allestito nella Villa Puccini.
Di tutt’altro tipo è l’itinerario della Sicily Divide, un percorso ciclabile di 457 chilometri che va da Trapani a Catania lungo strade secondarie ma anche ex ferrovie, sterrati sugli argini di fiumi e canali, che passa per ben 48 centri abitati fra borghi e città. Un percorso cicloturistico che attraversa orizzontalmente la Sicilia centrale più sconosciuta, con paesaggi mozzafiato che offrono la giusta dimensione per chi ama l’avventura.
Sull’intero percorso si trovano bike hotel, fontane, punti di ristoro, assistenza, noleggio e ricarica bici e i check point, dove le persone in viaggio possono farsi timbrare il Divider’s pass, un “passaporto” che permette di usufruire di condizione agevolate negli hotel convenzionati.
Sicily Divide è un progetto nato nel 2020 durante il Covid grazie a un gruppo di giovani dell’Associazione ciclabili siciliane, che si sono autofinanziati per generare nella loro terra nuove economie con l’obiettivo di aiutare le realtà delle aree interne dell’isola tramite la diffusione di buone pratiche nell’accoglienza dei turisti su due ruote e di invertire la tendenza all’emigrazione dei giovani.
La Ciclabile Treviso-Ostiglia è ricavata da una ex ferrovia realizzata negli anni Trenta per ragioni militari e commerciali: sono 70 km di facile percorrenza lungo una fascia boschiva che attraversa campi, paesi di campagna, oasi naturalistiche, corsi d’acqua e ville venete, nelle province di Treviso, Padova e Vicenza, dal Sile al Po.
Realizzata a partire dal 2009, è oggi tra le maggiori arterie del cicloturismo in Veneto e facilita i collegamenti con altre piste ciclabili come la Ciclovia GiraSile, la Ciclovia della Riviera Berica, l’Anello dei Colli Euganei e la ciclovia del Brenta, oltre a intercettare i grandi itinerari ciclabili come la Dolomiti-Venezia, la Lago di Garda-Venezia e la Aida (alta Italia da attraversare). Interamente dotato di segnaletica, il percorso recupera anche i vecchi caselli come punti di ristoro e officine.
Menzione speciale della stampa e della comunicazione assegnata quest’anno alla ciclovia della Food valley in Emilia Romagna. Si tratta di un itinerario ciclopedonale di 80 chilometri che unisce Parma a Busseto, pensato per valorizzare la forte vocazione enogastronomica del territorio e le sue produzioni di eccellenza. Non è un caso che proprio da queste parti nel 2022 si sia svolta la prima edizione de “l’Ingorda-la pedalata assistita dal buon cibo”, la manifestazione non competitiva con sosta per gustare le specialità locali in ogni comune del percorso.
Altra menzione speciale arriva da Legambiente che premia Il cammino d’Abruzzo, un tour ad anello di 700 chilometri nel cuore della regione, da percorrere a piedi o in bicicletta, alla scoperta delle ricchezze storiche e culturali e delle eccellenze enogastronomiche. Da Pescara risale lungo la costa e corre verso l’entroterra teramano per poi raggiungere, attraverso un sentiero boschivo di una bellezza straordinaria, i paesi dell’area Vestina; si immerge quindi nel territorio aquilano per poi concludere il viaggio sul territorio chietino e portare viandanti e ciclisti sulla suggestiva Costa dei Trabocchi.
Infine, l’Oscar italiano del cicloturismo lancia l’Italian green road award andando a premiare una regione all’esterno. Quest’anno è la volta di Gran Canaria (Spagna), da anni meta privilegiata di ciclisti e cicloturisti. Gli elementi che la rendono così attraente sono le ottime condizioni climatiche, la conformazione del territorio, l’organizzazione della mobilità urbana, servizi di qualità e infrastrutture per le due ruote.
Nell’ambito dell’Oscar del cicloturismo è stato presentato lo studio Ecosistema della bicicletta, l’annuale rapporto sviluppato da Banca Ifis che fotografa l’andamento e le prospettive di uno dei settori protagonisti della transizione sostenibile e che evidenzia come nel 2022 il cicloturismo si sia imposto come uno dei fattori incentivanti lo sviluppo dell’ecosistema italiano della bicicletta. Nel corso del 2022 la bicicletta è stata la compagna di viaggio per 6,3 milioni di turisti in Italia, 1,9 milioni dei quali si sono dichiarati veri e propri cicloturisti. L’impatto economico di questa tipologia di turismo si è concretizzata in 7,4 miliardi di euro di spesa della quale, parlando di cicloturismo vero e proprio, hanno beneficiato in particolare strutture ricettive (1,4 miliardi di euro), ristorazione (800 milioni), abbigliamento (500 milioni) e attività leisure (300 milioni). La durata media della vacanza a due ruote è stata di 11 giorni. Per i territori e, in particolare, i piccoli borghi, quello in bicicletta è un turista ad alto valore aggiunto e a impatto sostenibile e le green road offrono la possibilità di visitare una regione contribuendo a sostenere il patrimonio locale.
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