Il Parlamento dice sì al Tav: bocciata la mozione per fermare la Torino-Lione

Il Parlamento ha bocciato la mozione del Movimento 5 stelle che chiedeva l’interruzione dei lavori del Tav, l’alta velocità Torino-Lione, per motivi economici e ambientali. Approvate tutte le mozioni a favore: il governo dovrà portare a termine l’opera.

La tratta ferroviaria dell’alta velocità tra Torino e Lione si farà: lo ha deciso il Senato italiano, che oggi ha respinto l’unica mozione che era stata presentata proprio per chiedere lo stop ai lavori dell’opera di 235 chilometri, i cui primi accordi tra l’Italia e la Francia risalgono agli inizi del nuovo secolo. Tutte le altre mozioni votate, e presentate dai gruppi politici di opposizione, chiedevano al governo di andare avanti “velocemente” con il Tav.

A chiedere di fermare i lavori dell’opera, già bocciata da una analisi costi-benefici effettuata da una commissione voluta dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, era stato il Movimento 5 stelle, che ha da sempre fatto della campagna No Tav uno dei suoi principali cavalli di battaglia: la mozione chiedeva una pronuncia del Parlamento “volta ad escludere la prosecuzione delle attività connesse alla realizzazione dell’opera” e proponeva “di avviare in Parlamento un percorso immediato volto a promuovere l’adozione di atti che determinassero la cessazione della realizzazione e gestione della sezione transfrontaliera del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione”. La mozione chiedeva infine che le risorse stanziate per l’opera venissero destinate ad opere pubbliche alternative, indicate come maggiormente utili ed urgenti, sul territorio italiano.

Francia No Tav
Una manifestazione in Francia contro la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione © Jean-Pierre Clatot/Afp/Getty Images

Le critiche al progetto Torino-Lione

Secondo il Movimento 5 stelle, infatti, il progetto per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione presenterebbe gravi criticità dal punto di vista della sostenibilità economica, sociale ed ambientale, evidenziate nel corso degli anni da numerosi studi e ricerche. Inoltre, si legge nella mozione, sull’attuale linea si registra da tempo una continua diminuzione del traffico merci e del traffico passeggeri tra l’Italia e la Francia; le molte previsioni alla base del progetto dell’opera sono state smentite dai fatti e si tratta di un progetto obsoleto, legato a modelli di sviluppo superati e non sostenibili, al quale è destinato un ingente ammontare di risorse finanziarie che potrebbero essere finalizzate a opere più utili e urgenti, lungamente attese, da realizzare sul territorio nazionale”.

Leggi anche: A che punto è lo stato di avanzamento dei lavori del tav tra Torino e Lione

Anche sotto il profilo ambientale, “gli studi dimostrano che il progetto genera danni ambientali diretti ed indiretti ai territori attraversati dall’opera”. M5s ha ricordato che nel contratto per il Governo del cambiamento, sottoscritto dalle due forze politiche del governo Conte, era previsto che “con riguardo alla linea ad alta velocità Torino-Lione, si garantisse l’impegno a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia” e che, alla luce di questo impegno, “in ogni occasione di interlocuzione con i partner francesi e con le istituzioni europee, il governo ha sempre sostenuto con chiarezza la volontà dell’Italia di ridiscutere l’opera nell’interesse del Paese e dei cittadini italiani”.

Una maggioranza divisa sul Tav

L’attuale maggioranza di governo sin dall’inizio si era mostrata divisa sul Tav, con la Lega che si è sempre dichiarata favorevole al suo completamento: oggi infatti i senatori leghisti non hanno presentato una propria mozione, ma hanno votato a favore di tutte le altre (tranne quella di LeU, che era contraria) tra le quali quella del Partito democratico che impegna il governo “ad adottare tutte le iniziative necessarie per consentire la rapida realizzazione della nuova linea ferroviaria Tav Torino-Lione” e quella di Forza Italia che impegna il governo a dare piena attuazione all’accordo ratificato dal Parlamento italiano, confermando la valenza strategica della realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione in termini economici ed occupazionali”.

Foto in apertura © Giuseppe Cacace/Afp/Getty Images

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