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La commissione finanze del senato francese propone di sospendere i finanziamenti per le linee ad alta velocità, per aumentare gli investimenti sulle linee esistenti.
I senatori francesi vorrebbero “congelare per quindici anni il finanziamento di nuovi progetti di linee ad alta velocità” per “dare priorità alla modernizzazione delle reti esistenti“. Lo ha stabilito un gruppo di lavoro della commissione Finanze in un rapporto pubblicato giovedì 29 settembre. Progetti come la linea ad alta velocità tra Bordeaux e Tolosa, Limoges e Poitiers, Montpellier e Perpignan appaiono “investimenti eccessivi” e la loro costruzione “merita di essere rinviata”. Per quanto riguarda i grandi progetti al di sopra dei 100 milioni di euro e decisi prima del 2014, tra cui il tunnel della Tav Torino-Lione (di cui abbiamo parlato recentemente qui) verrà avviata una controperizia da parte della commissione generale per gli investimenti.
La proposta dei senatori riportata dal quotidiano francese Le Figaro prevede di dare priorità data alle linee esistenti visto che le ferrovie francesi che fanno capo alla Société nationale des chemins de fer Français (Sncf) hanno un debito di 44 miliardi di euro. Nonostante questo debito, il governo si è impegnato a spendere di più per le linee esistenti e il loro efficientamento: da una voce di spesa di 2,5 miliardi di euro l’anno si vorrebbe arrivare a 3 miliardi entro il 2020. Per trovare le risorse mancanti il senato propone di “progettare una nuova forma di tassa ambientale, sotto forma di tassa chilometrica o di vignetta (una sorta di bollino autostradale, nda) per i camion”.
Nel rapporto i senatori descrivono la linea alta velocità Torino-Lione come “un progetto ambizioso la cui redditività socio-economica è controversa”. L’opera non sarebbe in discussione e il team di senatori avrebbe anche raccomandato di “aumentare le risorse”, secondo quanto dichiarato dalla società Tunnel Euralpin Lyon Turin (Telt), il promotore pubblico incaricato di attuare il progetto, al telegiornale regionale della Rai.
La società TELT evidenziato sul proprio sito la parte del documento in cui viene proposto di “aumentare le risorse dell’Agenzia francese per il finanziamento delle Infrastrutture dei trasporti (AFTIF) al fine di permetterle di far fronte ai suoi impegni, in particolare per l’avanzamento del progetto di collegamento Torino-Lione e del canale della Senna con il nord-Europa”. Ma nello stesso documento viene citata anche la posizione della Corte dei conti francese la quale denuncia la bassa redditività delle previsioni economiche e del traffico che è diminuito progressivamente, come già fatto notare al primo ministro Manuel Valls in un documento a lui indirizzato il primo agosto 2012, ma pubblicato dai giornali solo a novembre dello stesso anno. Insomma, sulla Torino-Lione c’è bisogno di chiarezza e la contro-perizia, se approvata, potrebbe contribuire con una visione d’insieme più completa.
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