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Il cantautore americano Paul Simon si ritira dalle scene. Dopo terrà solo piccoli concerti acustici per associazioni che vogliono salvare il Pianeta.
La decisione è stata annunciata in una lunga e toccante lettera pubblicata sui social e sul sito ufficiale del cantautore statunitense Paul Simon: “Mi sono chiesto spesso come sarebbe stato raggiungere il punto in cui avrei considerato di avviare la mia carriera verso una conclusione naturale. Adesso lo so. È in parte inquietante, in parte entusiasmante, ma anche un sollievo”.
A portare l’artista a questa decisione ha contribuito anche la recente scomparsa di Vincent N’guini, chitarrista della sua band e amico di Simon di vecchia data, da oltre 30 anni. L’artista ha anche espresso il desiderio di stare più vicino alla famiglia, nonostante lui si senta ancora in forma e molto coinvolto dalla musica. Paul Simon ha ringraziato tutti i fan che lo hanno seguito e amato nella sua lunga e fortunata carriera.
A message from Paul Simon — February 5, 2018https://t.co/kdNRIgKswR pic.twitter.com/EFq3Ry4cUp
— Paul Simon (@PaulSimonMusic) 5 febbraio 2018
Paul Simon, 76 anni di cui 50 di carriera, è uno dei cantautori americani più rilevanti della storia della pop music. Autore di tredici album da solista e cinque realizzati con l’iconico duo Simon & Garfunkel, Paul Simon ha vinto ben 16 Grammy awards, tre dei quali come disco dell’anno per Bridge over troubled water, Still crazy after all these years e Graceland. Nel 2003, è stato insignito di un Grammy lifetime achievement award per i dischi realizzati con Art Garfunkel, come Simon & Garfunkel. Nella sua carriera ha venduto più di 100 milioni di album.
Insieme a Garfunkel ha scritto capolavori senza tempo, come The sound of silence e Mrs. Robinson: per questo è stato inserito nella Songwriters hall of fame e introdotto nella Rock and roll hall of fame, sia come artista solista che in coppia con Garfunkel.
Simon si è sempre distinto anche per il grandissimo impegno sociale. Tra le varie attività ha fondato la Children’s health fund, una fondazione che dal 1987 offre supporto medico e cure a bambini e famiglie direttamente nelle zone urbane e rurali più disagiate negli Stati Uniti.
Negli anni si è speso per raccogliere fondi per molte associazioni benefiche, sempre con particolare attenzione per i temi della sostenibilità, dell’infanzia e delle cure mediche: Autism Speaks, The Nature Conservancy, Cure, Tibet House e la E.O. Wilson Biodiversity Foundation’s Half-Earth Project, che ha l’obbiettivo di difendere la biodiversità e fermare l’estinzione delle specie animali conservando per loro terre e oceani.
Per questo motivo, ha dichiarato che dopo la fine del suo imminente ultimo tour vorrebbe comunque fare alcune esibizioni più piccole – possibilmente acustiche – per donare il ricavato in beneficenza, “in particolare ad associazioni che vogliono salvare il Pianeta, dal punto di vista ecologico“.
Homeward bound – Farewell tour, questo il nome che ha scelto per i suoi ultimi concerti, parte a maggio 2018 e attraverserà il Nord America per poi far tappa nel Regno Unito e in Europa. Al momento non sono previste date in Italia.
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