![La musica ha sempre un ruolo politico, intervista all’artista Laila Al Habash](https://cdn.lifegate.it/0-KUiLqp8k1YpUR5giY0d12m8IE=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/06/copia-di-laila2-e1717662564714.jpg, https://cdn.lifegate.it/Z-xL-u6F9G03_dgD2soWSZCthdk=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/06/copia-di-laila2-e1717662564714.jpg 2x)
Long Story Short è il nuovo Ep dell’artista italopalestinese Laila Al Habash. L’abbiamo incontrata per parlare di musica, attivismo e del genocidio nella Striscia di Gaza.
A un certo punto sento una voce che mi sembra conosciuta, ma più che il timbro mi colpisce quello che racconta; ma certo, è Roberto Saviano! È un’intervista concessa ad Alessandro Milan, di Radio 24. Conosco Alessandro e sento la sua emozione di poter intervistare Saviano. Nel frattempo arrivo in radio e inizio il lavoro.
A un certo punto sento una voce che mi sembra conosciuta, ma
più che il timbro mi colpisce quello che racconta; ma certo,
è Roberto Saviano!
È un’intervista concessa ad Alessandro Milan, di Radio
24. Conosco Alessandro e sento la sua emozione di poter
intervistare Saviano. Nel frattempo arrivo in radio e inizio il
lavoro.
Nel pomeriggio inizio a pensare a cosa proporre nel Gate 7, dal
mio I Tunes faccio partire a caso una canzone che mi dia
l’ispirazione, è “Sudd” degli Almamegretta, lì si
accende la lampadina, perché non riprendere quella voce?
Trovo l’intervista integrale, ne seleziono alcuni passi, e la
unisco alla musica.
Il secondo brano vien da sé, è di Lucariello
(anche lui passato nelle fila degli Almamegretta) ed Ezio Bosso,
s’intitola “cappotto di legno”, ovvero la bara in cui i casalesi
vogliono chiudere lo scrittore. Interamente in dialetto il testo,
che inserisce al termine i campionamenti della voce di Nicola
Schiavone, padre del boss Francesco detto «Sandokan»
che definì il suo accusatore, Roberto Saviano, «un
buffone, un pagliaccio».
Se volete ascoltare il risultato, cliccate qui sotto
Claudio Vigolo
[email protected]
http://www.robertosaviano.it/
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Long Story Short è il nuovo Ep dell’artista italopalestinese Laila Al Habash. L’abbiamo incontrata per parlare di musica, attivismo e del genocidio nella Striscia di Gaza.
Hard art è il collettivo interdisciplinare fondato da Brian Eno per combattere i cambiamenti climatici e le crisi globali del nostro tempo.
Il progetto Sounds right consente agli artisti di accreditare la natura come co-autrice quando utilizzano i suoi suoni nelle loro composizioni.
La techno diventa voce di protesta contro i cambiamenti climatici nelle strade di Parigi grazie al collettivo Alternatiba Paris.
“Sulle ali del cavallo bianco” è il nuovo album di Cosmo, a tre anni dall’ultimo. Un periodo in cui il musicista di Ivrea è cambiato molto, tranne su un punto. La voglia di lottare per i diritti civili.
La commissione nazionale tedesca per l’Unesco ha dichiarato la scena techno di Berlino patrimonio culturale della Germania, riconoscendo il ruolo di musica, club e rave nei processi di trasformazione sociale.
Con Un segno di vita, Vasco Brondi torna con dieci canzoni “d’amore e d’apocalisse”, in bilico tra il particolare e l’universale. L’abbiamo intervistato.
Brunori Sas è il protagonista della nuova puntata di Venticinque, il podcast di LifeGate e Rockit che racconta 25 anni di musica italiana.
Gli Ex-Otago (e Genova) sono i protagonisti della nuova puntata di Venticinque, il podcast di LifeGate Radio e Rockit che racconta 25 anni di musica italiana.