Rock Files Today – 16 Giugno – Kirsten Pfaff

Oggi, 16 Giugno 1994. Seattle, quartiere universitario di Capitol Hill. Sembra proprio che quello di Kirsten Pfaff sia l’ennesimo caso di overdose…


Oggi, 16 Giugno 1994.
Seattle, quartiere universitario di Capitol Hill.
Sul marciapiede di fronte al condominio Swansonia, al 1017 di East
Harrison Street, c’è parcheggiato un furgone carico. Paul
Erickson (per paura dei ladri) ha passato la notte a bordo anche se
lui abita proprio allo Swansonia, insieme alla sua fidanzata,
Kirsten Pfaff, bassista della band grunge Hole.

I due hanno programmato di partire per Minneapolis: basta
Seattle e basta Hole.
Kirsten è felice: vuol dare una svolta alla propria
vita.

Sono le 9.30 del mattino.
Paul entra in casa e chiama Kirsten: è ora di andare.
Nessuna risposta.
Quando apre la porta del bagno, vede il corpo senza vita della sua
amica nella vasca.Chiama subito la polizia che, giunge lì
nel giro di pochi minuti.

Per terra, vicino alla vasca, viene rinvenuta una borsettina
contenente siringhe e altri strumenti sospetti. Sembra proprio che
quello della Pfaff sia l’ennesimo caso di overdose.

Dieci settimane prima, a poche miglia di distanza dallo
Swansonia, era stato trovato il cadavere di Kurt Cobain la cui
moglie, Courtney Love, è leader delle Hole, il gruppo di
Kirsten Pfaff.
La morte di Cobain (suicidio?) è ancora circondata dal
mistero.

Ma anche quella di Kirsten (di cui Kurt era molto, molto amico)
non appare così chiara come le circostanze vorrebbero fare
sembrare.
La sera prima, il suo ex-fidanzato Eric Erlandson (chitarrista
delle Hole) era venuto a fare visita a Kirsten: Paul lo ha visto
entrare ed uscire dalla casa.

Che c’è venuto a fare?
E Courtney?

Lei sapeva che Kirsten e Kurt Cobain erano stati molto vicini
negli ultimi mesi.
Forse Kurt aveva confidato a Kirsten qualcosa di strano?
Contrariamente a quel che si dice, la Love quel giorno non è
a Seattle.

Attraverso il suo ufficio stampa, rilascia una dichiarazione:
“Io e gli altri membri del gruppo siamo profondamente angosciati
per la perdita di una musicista di così grande talento,
un’anima bellissima e una grande amica.
Ma abbiamo deciso di proseguire anche senza di lei …”.

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