World water week 2017: si parla di acque reflue e diritto all’igiene
Durante la World water week 2017 si parla non solo di approvvigionamento dell’acqua, ma anche di trattamento delle acque reflue: perché lo sviluppo sostenibile passa anche da qui.
Durante la World water week 2017 si parla non solo di approvvigionamento dell’acqua, ma anche di trattamento delle acque reflue: perché lo sviluppo sostenibile passa anche da qui.
Abbiamo partecipato al tour We are Alps 2017, viaggio attraverso l’arco alpino organizzato dal Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi per conoscere sfide e opportunità della più importante catena montuosa d’Europa.
Borough Market, noto mercato di Londra, abbandonerà in 6 mesi le bottigliette di plastica per diventare uno dei luoghi più green della capitale britannica
Questo periodo di siccità è il momento per ripensare drasticamente come gestiamo, o meglio sprechiamo, un bene sempre più prezioso come l’acqua. L’editoriale della presidente di Legambiente.
Anguria e melone, ma anche pesche e papaya, poi cetrioli, pomodori, ravanelli: sono cibi idratanti, che aiutano il nostro organismo a reintegrare l’acqua e i sali minerali che disperdiamo con il caldo. Scopriamoli tutti.
La Calabria è ufficialmente la prima regione ad aver proclamato lo stato di calamità per l’emergenza siccità, ma almeno altre nove (le Marche e il Molise, in particolare l’hanno già dichiarato) sono pronte a farlo se nelle prossime ore un massiccio arrivo della tanto attesa pioggia, che è già arrivata al Nord, non dovesse dar tregua.
La società ha presentato il nuovo report di sostenibilità con gli obiettivi raggiunti, consumi di energia ridotti del 21% e quelli di acqua del 33%, e le prossime sfide, zero rifiuti entro il 2022.
Un rapporto curato da Oms e Unicef denuncia: 2,1 miliardi di persone ancora prive di un accesso all’acqua potabile nelle loro abitazioni.
L’acqua in Siria è sempre più scarsa. L’emergenza umanitaria è strutturale. Servono interventi umanitari per rendere i pozzi inaccessibili. Intanto sempre più profughi lasciano il paese.
Rispetto ai cittadini degli altri paesi europei, gli italiani pagano pochissimo per l’acqua che consumano. Ciò aiuta le nostre tasche ma genera problemi.