Nessuno escluso. Emergency sana le ferite delle nuove povertà causate dalla pandemia
Emergency ha avviato un progetto per dare un aiuto concreto a chi si ritrova a vivere in uno stato di precarietà a causa della Covid-19.
Emergency ha avviato un progetto per dare un aiuto concreto a chi si ritrova a vivere in uno stato di precarietà a causa della Covid-19.
Per un migrante che vive in Italia da pochi anni, comprendere e attuare correttamente le misure di contenimento del Covid-19 può non essere scontato.
Emergency continua a offrire supporto psicologico e assistenza infermieristica alla popolazione del centro Italia colpita dal sisma nel 2016, dove oggi il restare a casa diventa qualcosa di estremamente complesso.
Nel graphic journalism i disegni colpiscono e spiazzano, mostrando il più possibile ciò che accade nel mondo. Il fumettista Gianluca Costantini, accusato di terrorismo dalla Turchia, racconta la sua storia a Emergency, organizzazione con cui collabora.
Scopriamo, attraverso le testimonianze di medici e volontari, com’è trascorrere il Natale nei centri Emergency.
A 25 anni dal disco d’esordio, il cantautore Daniele Silvestri racconta l’Italia che non ha perso la calma. Come quella di Emergency, che dal 1994 ha curato 10 milioni di vite.
10 milioni di persone vittime di guerra, mine antiuomo e povertà sono state curate da Emergency in 18 paesi del mondo. Sostenere l’organizzazione vuol dire questo: esserci e combattere perché le cure gratuite e di qualità siano garantite a ogni essere umano.
Numerosi eventi e artisti internazionali animeranno Milano, dove Emergency è nata 25 anni fa con l’obiettivo di garantire cure gratuite alle vittime delle guerre, delle mine e della povertà. Ad oggi, l’ong ha curato 10 milioni di persone.
Nell’idea di cura di Emergency c’è “la bellezza come rispetto verso persone profondamente segnate dalla guerra”. Il bando Design contro la guerra è una chiamata per trovare soluzioni creative per soddisfare bisogni e desideri della vita e della cura in territori che cercano la pace.
Nelle foto di Giulio Piscitelli, in mostra a Milano in occasione dei 25 anni di Emergency, c’è la forza delle vittime. E sono un atto di accusa contro una guerra troppo lunga e normalizzata, “come un oggetto estraneo nel corpo bellissimo di un Paese senza pace”.