
Etiopia. Meta denunciata per diffusione di messaggi d’odio sul Tigray
Dopo l’uccisione di un professore del Tigray il cui indirizzo di casa era circolato su Facebook, i familiari hanno deciso di denunciare Meta.
Dopo l’uccisione di un professore del Tigray il cui indirizzo di casa era circolato su Facebook, i familiari hanno deciso di denunciare Meta.
Delegati etiopi e del Tigray hanno firmato la fine delle ostilità dopo due anni di un conflitto che ha causato 500mila morti.
Delegazioni del governo etiope e del Tigray people’s liberation front (Tplf) si stanno incontrando in Sud Africa. Ma sul campo la guerra prosegue.
Una nuova strage di civili è stata perpetrata in Etiopia da uomini armati, nella regione occidentale di Oromia. Centinaia le vittime.
Un rapporto di Amnesty International e Human Rights Watch accusa le forze di sicurezza regionali di aver commesso atti brutali contro i civili nel Tigray.
Mentre nel Tigray, nel nord dell’Etiopia, si continua a combattere, diversi rapporti denunciano i crimini contro l’umanità commessi dai militari etiopi ed eritrei.
Centinaia di civili sono stati uccisi in un villaggio del Tigrè, regione nella quale si affrontano l’esercito federale dell’Etiopia e gruppi separatisti.
Alcuni villaggi Amhara, in Etiopia, sono stati assaltati dai ribelli della Oromo liberation army. Si contano decine di vittime tra uomini, donne e bambini.
Il governo dell’Etiopia, a causa dell’impennata dei contagi, userà il pugno di ferro nei confronti di chi non rispetterà le misure contro il virus.
Gli abusi domestici verso donne e minori in Etiopia sono aumentati sensibilmente con il lockdown. A influire la chiusura di scuole e centri anti-violenza.