Indonesia, dove le miniere abbandonate diventano trappole
Sono più di 3mila le miniere abbandonate in Indonesia, senza bonifiche né misure di sicurezza. Di rado si sente parlare delle gravissime conseguenze.
Sono più di 3mila le miniere abbandonate in Indonesia, senza bonifiche né misure di sicurezza. Di rado si sente parlare delle gravissime conseguenze.
I rifiuti plastici sulle coste di Bali sono sempre di più: un fenomeno che si aggrava di anno in anno e che rischia di dare il colpo di grazia al turismo.
I due sono stati riconosciuti colpevoli di aver raccolto frutti di palma nei terreni coltivati illegalmente dalla Pt Hamparan Masawit Bangun Persada.
Parla il water defender Mohammed Reza Sahib, che in Indonesia porta avanti la lotta per il diritto all’acqua come bene pubblico ed è uno degli attivisti che ha contribuito allo stop storico della privatizzazione dell’acqua nel paese.
La produzione di biocarburanti da olio di palma e olio di soia è in costante aumento. A rischio 7 milioni di ettari di foreste per emissioni pari a 2.600 centrali a carbone.
Dopo una battaglia giudiziaria di due anni, la Corte suprema dell’Indonesia ha revocato il permesso alla società mineraria.
Precipitazioni eccezionali hanno colpito la capitale dell’Indonesia, Giacarta. Decine i morti recuperati mentre i soccorritori cercano i dispersi.
Nell’arco di un’estate, l’Indonesia ha perso l’equivalente dello 0,5 per cento del suo pil. È l’effetto degli incendi, quasi tutti di origine dolosa.
Dopo i recenti avvistamenti, realizzati grazie alle fototrappole, la popolazione di questi rari mammiferi sale a 72 individui.
Behrouz Boochani è tornato in libertà nel corso di questa intervista. Lo scrittore curdo è stato tenuto prigioniero per sei anni in Papua Nuova Guinea dal governo autraliano.