Questo ragazzo salva gli alberi con vecchi cellulari riciclati
È possibile usare la tecnologia di tutti i giorni per fermare il taglio illegale degli alberi? La risposta potrebbe arrivare con Rainforest Connection.
È possibile usare la tecnologia di tutti i giorni per fermare il taglio illegale degli alberi? La risposta potrebbe arrivare con Rainforest Connection.
La deforestazione, le piantagioni di palma da olio e il conflitto tra uomo e oranghi. Una delle peggiori crisi ambientali del pianeta racchiusa in un’immagine.
Etienne Turpin è un filosofo specializzato in sistemi urbani complessi, estetica e cultura visiva. Crede che l’unico modo efficace per affrontare il problema delle “inondazioni in contesti urbani a causa dei cambiamenti climatici sia una scienza condivisa, con un software open source e open data che possa essere utilizzato da una community di utenti”.
L’Indonesia sta vivendo una crisi senza precedenti a causa degli incendi che bruciano le foreste, spesso vergini e quindi in modo illegale, per far spazio alle coltivazioni di palma da olio. L’aria è irrespirabile da mesi. Il colore tipico delle giornate è il seppia, senza alcun bisogno di filtro. Sei province del paese hanno dichiarato
Svariati incendi hanno colpito l’Indonesia. Scuole chiuse, voli cancellati e una densa coltre oscura il cielo, mentre le foreste vanno in fumo.
L’installazione mira a sensibilizzare le autorità e la popolazione sul cattivo stato di conservazione in cui versano le barriere coralline.
Il governo indonesiano ha approvato un piano che prevede la protezione di oltre 40mila ettari di foresta pluviale nell’isola di Sumatra.
Giacarta, capitale e città più popolosa dell’Indonesia, sta affrontando enormi sfide ambientali come molte altre megalopoli in espansione. L’elevata crescita della popolazione, l’aumento dei prezzi delle case e la scarsità di terreni sono i fattori che hanno ridotto la disponibilità di alloggi abbordabili in città. Una situazione che ha costretto milioni di persone a vivere
Greenpeace applaude l’impegno della multinazionale, che promette di tagliare il traguardo della deforestazione zero, ottenuto dopo anni di pressione.
Il dramma delle persone costrette o spinte ad abbandonare la loro terra per sopravvivere, per avere un futuro e sperare in una vita migliore non riguarda solo il mar Mediterraneo. Dall’altra parte del mondo, esiste un popolo che si chiama rohingya, ufficialmente riconosciuto dalle Nazioni Unite come il più perseguitato e rifiutato al mondo. I