Digital product passport, come funziona e perché spronerà la moda a diventare circolare e sostenibile
A breve il digital product passport sarà obbligatorio, ma c’è già chi ha avviato la sperimentazione sui suoi prodotti: il caso di Save The Duck.
A breve il digital product passport sarà obbligatorio, ma c’è già chi ha avviato la sperimentazione sui suoi prodotti: il caso di Save The Duck.
È la domanda che ci ponete più spesso. Abbiamo provato a dare alcune risposte e a dare delle buone ragioni per investire in brand etici.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
Se dovesse arrivare l’ok del Senato in Francia passerà un disegno di legge che prevede una tassa per i produttori di abbigliamento fast fashion.
Trovare nuove soluzioni sostenibili è un imperativo tanto per i piccoli brand della moda quanto per le holding del lusso: ecco come nascono le innovazioni.
Le borse intrecciate a mano di Palorosa sono l’espressione della cultura indigena guatemalteca, ma anche oggetti di design dalla filiera etica.
Con la seta si fanno abiti da sera, ma anche imbottirure e protesi e produrla ha un basso impatto ambientale. Ecco come distinguere quella cruelty free.
Una selezione di dieci tra film e documentari che trattano i vari aspetti della sostenibilità nella moda, con un’attenzione particolare ai lavoratori.
Al via una mostra-concorso dedicata ai diritti dei lavoratori nel tessile. C’entrano la Costituzione e una giacca della Montedison.
Le ricerche di mercato dimostrano che la Gen Z cinese sta orientando i propri consumi in una direzione più responsabile, puntando su riciclo e second hand.