Medici senza frontiere. Le fotografie di un anno di impegno umanitario
Gli scatti che raccontano il 2015 vissuto da Medici senza frontiere rappresentano un viaggio, drammatico e commovente, nel mondo di oggi.
Gli scatti che raccontano il 2015 vissuto da Medici senza frontiere rappresentano un viaggio, drammatico e commovente, nel mondo di oggi.
La storia dei profughi siriani attraverso la loro musica. È quanto hanno voluto raccontare due registi inglesi, Olly Burton e Alex Blogg di Recording Earth, che lo scorso novembre si sono recati a Zaatari – il più grande campo profughi siriano in Giordania – per girare il documentario Refugee music project. [vimeo url=”https://vimeo.com/153194882″] Il campo
Il governo socialdemocratico della Svezia ha annunciato l’organizzazione di voli charter per rimpatriare decine di migliaia di richiedenti asilo.
Nella città assediata di Madaya, in Siria, è arrivato un convoglio di aiuti umanitari della Croce Rossa. Quattrocento persone potrebbero essere evacuate.
Nel 2015 solo un giornalista su tre è morto perché si trovava in un teatro di guerra, in una zona ad alto rischio. Gli altri sono morti in circostanze non identificate o, addirittura, sul posto di lavoro: in redazione.
Il mondo musulmano si unisce per contrastare il terrorismo, non solo l’Isis. Una coalizione di 34 paesi vuole porre fine alla violenza, anche ideologica.
La società edile statunitense ha avviato una campagna di raccolta fondi da destinare ad organizzazioni no profit che aiutano i rifugiati.
La nazione balcanica ha deciso di far passare sul proprio territorio solo i migranti provenienti da paesi in guerra. Gli altri restano bloccati.
I combattenti dell’Isis controllano numerosi giacimenti. Secondo alcune inchieste, parte del greggio passerebbe per la Turchia e raggiungerebbe l’Europa.
Lanciata dal World Food Programme, Share The Meal permette con un semplice tocco, di donare un pasto direttamente dal proprio smartphone.