Intanto, la Camera dei Deputati ha dato l’ok all’art. 18 del ddl sicurezza che criminalizza le infiorescenze della canapa.
Medici senza frontiere: le bombe sugli ospedali sono una strategia del terrore
Fabrice Weissman, di Medici senza frontiere, attacca dopo l’ennesimo bombardamento subito dalle strutture dell’organizzazione umanitaria.
“Siamo preoccupati. Non si tratta di un singolo episodio ma di una serie. Una lunga serie”. Fabrice Weissman del Centro di riflessione sull’Azione e i Saperi umanitari, think tank della divisione francese di Medici Senza Frontiere, commenta con amarezza l’ennesimo attacco subito dalle strutture e dal personale dell’associazione.
50 civili uccisi nei bombardamenti in Siria
Teatro dell’ultima carneficina, il 15 febbraio, il territorio settentrionale della Siria, tra le città di Aleppo e Idlib. Alcuni raid aerei hanno colpito due scuole e cinque ospedali, tra cui quello situato a Ma’arat Al Numan, gestito da Msf, che è stato centrato da quattro razzi. Farhan Haq, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha spiegato che il bilancio – ancora provvisorio – è “di quasi cinquanta civili uccisi, inclusi dei bambini”.
Secondo quanto riferito da Medici senza frontiere, nell’ospedale a perdere la vita sono state sette persone: cinque pazienti (tra i quali un bambino), un accompagnatore e un guardiano. Tre membri del personale dell’organizzazione umanitaria sono stati feriti e due risultano dispersi, mentre altri pazienti mancano ancora all’appello. “La distruzione dell’ospedale impedirà alle circa 40mila persone che vivono nella zona di potersi curare. Ad oggi, non sappiamo se la struttura riaprirà in un altro luogo”, ha dichiarato Massimiliano Rebaudengo, capo della missione di Msf.
“Ciò che sta accadendo – prosegue Weissman – è inquietante. Non è una novità che durante i conflitti armati vengano colpite anche strutture civili, comprese quelle sanitarie. Ma siamo stati attaccati più volte nello Yemen, poi in Afganistan e adesso in Siria. Questa è una strategia del terrore che punta a lanciare un messaggio alla popolazione, ovvero che non si è sicuri mai, in nessun luogo. Neppure negli ospedali”.
“A sganciare le bombe sono nazioni e non bande incontrollate”
“Ma quello che spaventa di più – aggiunge – è che dietro a tutto questo non ci siano bande incontrollate, ma nazioni potenti. È stato così con gli Stati Uniti in Afganistan, con la coalizione guidata dall’Arabia Saudita nello Yemen e ora con il bombardamento in Siria, che con ogni probabilità è opera del governo di Assad, fiancheggiato dalla Russia”.
L’ospedale di Ma’arat Al Numan era dotato di trenta letti, due blocchi operatori, un servizio di consulenza e una sala di pronto soccorso. Impiegava cinquantaquattro persone ed accoglieva circa 1.500 pazienti al mese.
Foto di apertura: l’ospedale di Medici senza frontiere bombardato nel nord della Siria @Msf
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel primo, secondo molti decisivo, dibattito in vista delle presidenziali, Kamala Harris ha convinto. Secondo la testata americana Cnn il 63 per cento degli spettatori ha preferito la candidata democratica.
La lingua di tutti i giorni e lo slang entrano come neologismi nel dizionario della casa editrice Zanichelli.
Il 19 agosto si celebra la Giornata mondiale dell’aiuto umanitario. Nel 2023 sono stati uccisi 280 operatori umanitari in guerra.
Il 9 agosto è la giornata mondiale dei popoli indigeni. Un promemoria che ci ricorda l’importanza di difendere questi popoli per la loro cultura, le loro origini ma anche per il nostro Pianeta.
Certi titoli riferiti alle atlete che gareggiano alle Olimpiadi di Parigi sono esempi di sessismo. E rispecchiano gli stereotipi sul ruolo della donna.
Le gare delle Olimpiadi di Parigi alla fine si svolgono nella Senna, come promesso dagli organizzatori. Ma non sono mancati i colpi di scena. Qui ne trovate qualcuno.
Una scoperta straordinaria nei fondali dell’oceano Pacifico: alcune rocce sembrano produrre ossigeno, probabilmente tramite elettrolisi.
Come i cambiamenti climatici stanno trasformando lo sport, ma soprattutto il destino olimpico di molte atlete e atleti solo per la loro provenienza geografica.