Tocca a noi, le immagini da Bologna del concerto per la pace in Ucraina

Il 5 aprile a Bologna, Tocca a noi – Musica per la pace, il concerto per le bambine e i bambini in Ucraina. Tra gli artisti sul palco La rappresentante di lista, Brunori Sas, Elodie e Gaia.

Il 5 aprile, piazza Maggiore, il cuore di Bologna, ha ospitato Tocca a noi – Musica per la pace, il grande concerto per ricordare il dramma umanitario che si sta vivendo in Ucraina e a sostegno della raccolta fondi di Save the Children, in aiuto delle bambine e dei bambini che più di tutti stanno subendo le terribili conseguenze del conflitto.

Sul palco, presentati da Andrea Delogu con la partecipazione di Ema Stokholma e Daniele Piervincenzi, si sono susseguiti gli Zen circus, Fast Animals and slow kids, Noemi, Brunori Sas, Elisa, Paolo Benvegnù, Rancore, Elodie, Gianni Morandi e La rappresentante di lista fino al gran finale che ha visto il duo accompagnare il cantante bolognese – presentato come il “secondo sindaco di Bologna” – in C’era un ragazzo, pezzo tristemente attuale benché scritto nel 1966 per la guerra del Vietnam, raggiunti infine da tutti gli artisti della line up della serata al grido unanime di “no alla guerra”.

Tocca a noi, da un’idea de La rappresentante di lista

L’idea del concerto era nata poco più di un mese fa da La rappresentante di lista grazie a un Tweet a cui Save the children, Regione Emilia-Romagna e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, avevano prontamente risposto.

Una serata organizzata in poco più di tre settimane, quindi, che ha guadagnato il favore di tutti, dal pubblico agli organizzatori locali, che dopo due anni sono potuti finalmente tornare ad “assaporare l’emozione di un concerto in piazza senza distanziamento”, come ha dichiarato Lele Roveri, patron di Estragon club, tra gli organizzatori della serata. A questo proposito, Dario Mangiaracina, polistrumentista de La Rappresentante di lista, ha detto: “Si è avviata una macchina incredibile che ci lascia senza parole. Un’onda di solidarietà che ci ha investito e ci ha riempito di goia”.

“No armi, no guerra, no violenza” è stato il motto della serata, gridato da La rappresentante di lista sul palco e dalle settemila persone presenti che sono riuscite a prenotare il proprio biglietto gratuito. L’evento, infatti, ha registrato il tutto esaurito in poco meno di due ore dall’apertura della prenotazione online, con una media di 43mila click al minuto. A pochi minuti dall’inizio del concerto, la fila di persone ai cancelli d’ingresso era ancora così lunga, da decidere di posticipare di mezz’ora l’inizio della manifestazione per garantire l’ingresso di tutti: piazza Maggiore è tornata finalmente a essere quasi del tutto piena per un evento di aggregazione legato alla musica, dopo la fine dello stato d’emergenza e il ritorno al cento per cento delle capienze.

Tocca a noi, spazio alla musica

Ad aprire la serata sono gli Zen circus che, poco prima di salire sul palco, avevano detto: “La musica è sempre esistita in tutte le condizioni dell’umanità, sia quelle più disastrose che quelle più pacifiche, ma è sempre stata, anche nelle sue forme più violente, un veicolo di pace e di aggregazione”. E dal palco lo hanno ribadito: “Musica che non ferma le guerre ma crea comunità, e le comunità le guerre le fermano”.

I Fast animals and slow kids proseguono con un set acustico e via via tutti gli altri artisti salgono sul palco: la musica pop mainstream italiana insieme a quella indipendente; artisti così diversi tra loro, ma con un intento comune: generare con la propria musica un’onda inarrestabile di solidarietà e prendere posizione per la pace e contro la violenza.

Brunori Sas sul palco del Tocca a noi.
Brunori Sas al piano sul palco del Tocca a noi – Musica per la pace, in piazza Maggiore a Bologna © Michele Nucci/LifeGate

Sul palco, quindi, grande spazio soprattutto alla musica, così come il presidente ucraino Zelensky avevano chiesto nel suo appello in occasione della cerimonia dei Grammy award di qualche giorno fa, quando aveva esortato a riempire il silenzio della guerra con la musica: “Noi difendiamo la nostra libertà di vivere, di amare e anche di suonare”, aveva detto. Linea ribadita dal primo cittadino bolognese: “La scelta è quella di lasciare sul palco i musicisti e la musica e non altre cose (…) Il presidente Zelensky ha lanciato questo appello: che nelle città d’Europa si organizzino concerti. Consideriamo questo un concerto che aiuta la causa del popolo ucraino”.

Come affermato da Veronica Lucchesi, cantante de La rappresentante di lista, l’obiettivo del concerto è stato quello di raccogliere fondi per Save the children, attiva in Ucraina dal 2014 e da oltre cento anni , ma anche quello di “radunare artiste, musicisti, cantanti, giornalisti, attori e pubblico attorno a un ideale comune, quello di un mondo in cui i conflitti vengano risolti senza l’uso delle armi”.

Il concerto andrà in onda anche in televisione giovedì 7 aprile su Rai tre e Rai radio 2 e rimarrà disponibile per trenta giorni su Raiplay. Inoltre, sarà sempre possibile contribuire alla causa con 2 euro inviando un sms, con 5 o 10 euro chiamando al numero 45533 o direttamente sul sito di Save the children.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati