Cosa spinge uno chef stellato a mettere temporaneamente in pausa la sua cucina per intraprendere un viaggio in giro per l’Italia? Guidato dallo spirito della scoperta, Edoardo Fumagalli raccoglie gli ingredienti di pregio necessari alla sua creazione con attenzione particolare all’origine, alla loro storia e alla passione dei produttori che se ne prendono cura.

Lo chef è alla ricerca di ingredienti e prodotti d’eccellenza per la creazione di una ricetta ispirata dall’amore per la natura, dalla curiosità, dal rispetto di ciascun alimento nella sua “semplice complessità”. E dal dono di Michel, suo “amico di fornelli”: la presse, uno strumento caro alla cucina francese; Edoardo vuole innovarne la tecnica in variante vegetariana per estrarre succhi vegetali.

chef stellato
Lo chef Edoardo Fumagalli mentre usa la presse © Beatrice Spagoni

Arrivato a Locanda Margon, Edoardo si dedica all’elaborazione della sua inedita ricetta, il “porro à la presse, glassato in aceto di vino riserva, croccante di riso e crema di cedro Diamante”. Inizia con la cottura del porro, l’ingrediente protagonista. Sarà la brace ad abbrustolire l’ortaggio dolce e saporito dell’azienda agricola biologica Ca’ Magre, a Isola della Scala (Vr): la parte centrale integra e morbida diventerà il cuore della ricetta; dalle foglie esterne, insaporite dai fumi della cottura, la presse estrarrà i succhi vegetali dal sentore affumicato. Il riso di Riserva San Massimo, un’oasi naturale a Gropello Cairoli (in provincia di Pavia), diventerà soffiato e croccante, friggendo in olio, e si profumerà con una spolverata di scorza di cedro Diamante, la varietà di cedri coltivata fin dall’antichità nella Riviera dei Cedri, in Calabria. Una julienne di porro, i fiori spontanei di senape delle vigne intorno a Locanda Margon e i petali di garofano impreziosiscono il cuore del porro adagiato su di un letto di salsa al cedro Diamante. Il tocco finale alla ricetta dello chef stellato lo darà l’acidità della glassa con l’aceto crudo di Acetaia San Giacomo, che si trova a Novellara, in provincia di Reggio Emilia.

I corsi d’acqua tra i boschi della Riserva San Massimo © Beatrice Spagoni

L’incanto è servito, avvolto da un bouquet di profumi che raccontano i territori d’Italia rispettosi della natura, che amano l’ambiente, esplorati a bordo di una DS4 E-Tense Esprit de voyage plug-in hybrid.

“Sostenibilità e passaggio al mondo dell’elettrificazione rappresentano uno degli asset sui quali DS lavora. In ogni comunicazione che facciamo, andiamo sempre a raccontare questa nostra visione dell’evoluzione della mobilità”, racconta Massimo Palumbo, Responsabile comunicazione DS Automobiles, commentando il racconto a tappe del viaggio di chef Fumagalli, pubblicato sulle pagine di LifeGate, che sarà presentato come case history italiana del gruppo Stellantis.

Il motivo della valorizzazione di questo viaggio è semplice. La narrazione, ci dice Palumbo, “si focalizza sulla art de vivre. La meta non è l’obiettivo del racconto, ma lo è il viaggio stesso, le esperienze che si fanno, le persone che si incontrano. Abbiamo sfruttato uno degli asset di DS Automobiles, che è la gastronomia, per raccontare a livello internazionale un viaggio per la Francia alla ricerca di ingredienti eccellenti. La stessa cosa abbiamo fatto, grazie alla collaborazione con LifeGate, anche in Italia, narrando il viaggio attraverso il territorio italiano di uno chef stellato alla ricerca degli ingredienti eccellenti per realizzare una ricetta unica.”

E continua dicendo “questo longform illustra molto bene tre elementi per noi fondamentali: la nostra idea di mobilità sostenibile a bordo di un’auto elettrificata; l’idea di viaggio e la capacità di apprezzare in maniera esperienziale quello che dà valore al viaggio stesso, come i luoghi o le persone incontrate; e infine, la possibilità di narrare questa storia attraverso diverse piattaforme e canali di comunicazione”.