Cooperazione internazionale

Somalia, droni americani colpiscono al Shabaab. Oltre 150 morti

L’esercito americano ha condotto un attacco con Uav, droni armati, durante il fine settimana in Somalia. Il bersaglio è stato un campo d’addestramento comandato dal gruppo terrorista al-Shabaab a Rasi, cittadina circa 150 chilometri a nord della capitale Mogadiscio.     Secondo il Pentagono, le vittime sono 150. “L’attacco è stato un successo” ha commentato il portavoce del Dipartimento

L’esercito americano ha condotto un attacco con Uav, droni armati, durante il fine settimana in Somalia. Il bersaglio è stato un campo d’addestramento comandato dal gruppo terrorista al-Shabaab a Rasi, cittadina circa 150 chilometri a nord della capitale Mogadiscio.

 

I droni aerei attivi in Yemen, Somalia e Afghanistan sono droni Predator e Reaper.
I droni aerei attivi in Yemen, Somalia e Afghanistan sono droni Predator e Reaper.

 

Secondo il Pentagono, le vittime sono 150. “L’attacco è stato un successo” ha commentato il portavoce del Dipartimento della Difesa, il capitano Jeff Davis, aggiungendo che secondo i servizi segreti statunitensi il gruppo stava preparando un “attacco su larga scala” e per questo costituiva una seria minaccia alle forze americane e agli alleati africani in Somalia. I droni americani hanno attaccato lanciando bombe e scagliando missili Hellfire.

L’Hellfire, costo unitario attorno ai 100 mila dollari, è impiegato su droni, elicotteri e aerei spesso impegnati contro movimenti terroristici. Non pochi leader di gruppi estremisti sono stati eliminati con uno di questi missili.
Il missile Hellfire, costo unitario attorno ai 100 mila dollari, è impiegato su droni, elicotteri e aerei spesso impegnati contro movimenti terroristici. Non pochi leader di gruppi estremisti sono stati eliminati con uno di questi missili.

 

Un altro ufficiale americano ha dichiarato alla Nbc che il gruppo stava svolgendo “una qualche sorta di cerimonia” quando ha subìto l’attacco di un apparecchio senza guida umana a bordo.

 

I membri del gruppo di al-Shabaab, legato ad al Qaeda, erano stati allontanati da Mogadiscio dalle forze di pace dell’Unione africana nel 2011. Ma il gruppo è rimasto operativo come un potente antagonista politico in Somalia, lanciando frequenti attacchi con lo scopo di rovesciare l’attuale governo filo-occidentale di Omar Abdirashid Ali Sharmarke. Il gruppo sarebbe responsabile delle esplosioni del 2013 al centro commerciale Westgate in Kenya, e il mese scorso aveva rivendicato gli attentati ai giardini pubblici e in un hotel di Mogadiscio che avevano causato 10 vittime e 25 feriti. Pare che solo negli ultimi due mesi ci sia stata una recrudescenza delle attività di al-Shabab, con numerosi agguati che avevano portato alla morte di 150 persone.

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