
Il 2 giugno si celebra la Giornata mondiale delle torbiere. Un’occasione per parlare di questi ecosistemi poco conosciuti e silenziosi, ma fondamentali per il clima, l’acqua, la biodiversità e la memoria del nostro Pianeta.
Contro l’inquinamento atmosferico il Consiglio della ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Cra) propone una soluzione a basso costo e naturale per migliorare la qualità della vita nelle città: gli alberi. Non è cosa nuova che il tessuto urbano sia intrecciato ai così detti corridoi ecologici, quei fazzoletti di suolo verde che dalla campagna
Contro l’inquinamento atmosferico il Consiglio della ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Cra) propone una soluzione a basso costo e naturale per migliorare la qualità della vita nelle città: gli alberi. Non è cosa nuova che il tessuto urbano sia intrecciato ai così detti corridoi ecologici, quei fazzoletti di suolo verde che dalla campagna si incuneano nelle città, per migliorare l’ambiente e incrementare la biodiversità. Meno comune è sentire parlare di specie arboree antismog. Stando alle ricerche del Cra, gli arbusti originari dell’area mediterranea come il viburno lucido, il corbezzolo, l’alloro e l’ilex sono i più adatti ad assorbire la CO2 presente nell’aria a causa del traffico e delle esalazioni degli impianti industriali.
La capacità di alcune specie arboree di mitigare l’inquinamento atmosferico delle città è stata studiata con il progetto M.I.A, per la valutazione della mitigazione dell’inquinamento atmosferico in ambiente urbano e periurbano, finanziato dal ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Il Cra ha studiato l’efficacia delle piante antismog per l’assorbimento delle sostanze tossiche presenti in città, riscontrando che la piantumazione delle specie arboree locali può migliorare il microclima dalle 3 alle 5 volte in più rispetto a un albero di medesime dimensioni.
Nell’eleagno il deposito di sostanze nocive sulle foglie è molto alto, ciò permette agli stami, dei piccolissimi pori sulla superficie della foglia, di assorbire questi elementi e renderli inerti attraverso il metabolismo della pianta. Gli inquinanti, in una perfetta sintonia tra gli esseri viventi, vengono neutralizzati solo con l’aiuto dei microrganismi che vivono nella terra. Le radici nutrono gli organismi microscopici che metabolizzano le sostanze dannose per l’uomo. La presenza di alberi originari del posto e di una ricca biodiversità fanno vivere meglio anche in contesto urbano.
Gli alberi permettono la vita delle specie sul pianeta. Le caratteristiche uniche in natura delle piante capaci di depurare l’aria che noi stessi inquiniamo, dovrebbero far capire che l’ambiente, sia esso urbano o naturale, necessita di rigenerazione e rinaturalizzazione per tutelare e migliorare la qualità della vita di tutti gli esseri viventi, uomo compreso.
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