Biodiversità e sementi tradizionali

Sementi fuori catalogo, variet

Le sementi tradizionali, selezionate in millenni di esperienze
agricole umane, rappresentano la memoria storica e biologica
dell’agricoltura. Sono una risorsa preziosa e inesauribile di
caratteristiche genetiche che, nel loro insieme, possono essere
definite come “biodiversità”.

Negli ultimi anni, in un progetto di recupero delle tradizioni
culturali rurali, diverse persone nel mondo si sono impegnate per
la salvaguardia delle varietà di piante antiche. Grazie a
veri e propri “salvatori di semi”, chiamati appunto Seed Savers, i
semi “del passato” sono sopravvissuti all’estinzione. Coltivati in
normali orti familiari o su piccola scala, sono arrivati ai giorni
nostri conservando tutte quelle preziose qualità che ne
fanno i semi più adatti ad un’agricoltura eco-compatibile e
che privilegia prodotti dall’elevato valore nutritivo.

I Seed Savers sono organizzati in associazioni di volontari che,
autofinanziandosi, coltivano le varietà a rischio di ortaggi
e frutti di tutto il mondo, conservandone i semi in apposite
banche. Una delle associazioni di Seed Savers più attive
è americana, si chiama Seed Savers Exchange e, dal 1975 ad
oggi, è riuscita a mantenere in vita migliaia di
varietà di piante antiche a rischio di estinzione.

I semi “antichi” sono stati selezionati per millenni per le loro
proprietà di resistenza e adattamento alle condizioni
ambientali. Ad esempio le varietà antiche di frumento sono
più rustiche e adattabili ai diversi tipi di terreno. Invece
le piante selezionate in agricoltura convenzionale sono state
scelte per “sopportare” i trattamenti chimici e gli standard della
produzione su larga scala (monocoltura, meccanizzazione, raccolta
prematura e così via) e non per le loro caratteristiche di
robustezza e adattabilità all’ambiente.

Ma nonostante l’uso massiccio delle chimica nelle coltivazioni, il
numero delle malattie parassitarie dovute a virus, batteri e funghi
è costantemente aumentato; inoltre, con l’introduzione di
varietà seminative estranee a quelle locali, una certa
quantità di virus e batteri è passata da un
continente all’altro portando gravi squilibri agli ecosistemi
agricoli e alla biodiversità.

Redatto con la collaborazione di Marco Bertelli del Vivaio
C.R.E.A.

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