Un quinto dell’elettricità mondiale arriverà dal vento, tra meno di 15 anni

Nei prossimi 14 anni l’eolico fornirà il 20 per cento dell’elettricità globale e creerà 2,4 milioni di posti di lavoro.

Entro il 2030, la generazione eolica potrebbe raggiungere i 1.260 gigawatt e arrivare molto probabilmente a 2.110 gigawatt. Una crescita che richiede investimenti per circa 200 miliardi di euro grazie ai quali, nei prossimi 14 anni, potranno essere creati 2,4 milioni di nuovi posti di lavoro in tutto il mondo. È questa la previsione del Global Wind Energy Council (Gwec), un’organizzazione internazionale del settore, contenuta nel suo ultimo rapporto “Global wind energy outlook”, in cui sono stati profilati gli scenari di sviluppo dell’energia eolica al 2020, al 2030 e al 2050.

La crescita dell’eolico potrebbe portare alla creazione di 2,4 milioni di nuovi posti di lavoro in tutto il mondo. Fonte: Global Wind Energy Council (GWEC)
La crescita dell’eolico potrebbe portare alla creazione di 2,4 milioni di nuovi posti di lavoro in tutto il mondo. Fonte: Global Wind Energy Council (GWEC)

La Cina guida la crescita dell’eolico

La crescita della generazione eolica nel mondo è già realtà. A fine 2015 gli impianti eolici hanno prodotto 433 gigawatt, in crescita del 17 per cento rispetto all’anno precedente, e sono destinati ad aumentare di altri 60 gigawatt nel 2016. Cresce rapidamente anche il mercato dell’eolico offshore con 3,4 gigawatt di capacità aggiunta lo scorso anno che porta la capacità totale installata nel mondo sopra i 12 gigawatt.

Gran parte della crescita è stata trainata dalla Cina che, a fine 2015, ha fornito oltre il 33 per cento della generazione eolica globale. Un incremento che Pechino sta continuando a sostenere, è infatti l’unico paese al mondo che è riuscito a installare 30,8 gigawatt di nuova capacità eolica nel corso di quest’anno.

Verso una decarbonizzazione dell’energia e dei trasporti

La diminuzione dei costi della tecnologia dell’eolico, del solare e delle altre rinnovabili sta rendendo sempre più evidente – come sottolinea il Gwec – che “l’industria energetica decarbonizzata non solo è tecnicamente fattibile, ma anche economicamente competitiva. Nuovi mercati si stanno sviluppando rapidamente in tutta l’Africa, l’Asia e l’America Latina, utilizzando l’energia pulita per sostenere uno sviluppo sostenibile”.

Una sfida a cui può contribuire anche il settore dei trasporti come ha sottolineato Sven Teske dell’Institute for Sustainable Futures all’University of Technology di Sydney “decarbonizzare il sistema energetico globale include il settore dei trasporti, uno dei maggiori produttori di CO2. Il mercato della mobilità elettrica, per quanto riguarda i veicoli elettrici e i mezzi pubblici, continuerà a crescere in maniera significativa e con esso la domanda di energia elettrica per il settore dei trasporti. L’energia eolica è in pole position per rispondere a questa futura domanda di energia rendendo l’industria del vento un elemento chiave del settore energetico”.

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Strada californiana con parco eolico. Foto: Ingimage

Eolico necessario per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi

Stando alle indicazioni di Gwec, gli investimenti sull’eolico potrebbero portare con sé anche un deciso miglioramento dell’aria che respiriamo. Sarebbero 3,3 miliardi le tonnellate di CO2 evitate ogni anno nel mondo. Un valido contributo per limitare il cambiamento climatico e dare vigore agli obiettivi di Cop21. “Ora che l’accordo di Parigi è realtà, – ha affermato Steve Sawyer, segretario generale Gwec, – i Paesi dovranno cominciare a fare sul serio rispetto agli impegni presi a dicembre scorso. Centrare gli obiettivi di Parigi significa fornire energia elettrica completamente decarbonizzata ben prima del 2050 e l’energia eolica giocherà un ruolo di primo piano per riuscire nell’impresa”.

 

L’eolico italiano al quinto posto in Europa

In Europa l’eolico sta crescendo in modo esponenziale se si pensa che, solo l’anno scorso, il 44,2 per cento della nuova potenza installata riguardava proprio questo settore. Una crescita destinata a non fermarsi: seguendo lo scenario più moderato proposto da Gwec, la capacità eolica europea potrebbe crescere entro il 2020 del 42 per cento rispetto al 2015 e toccare quota 320 gigawatt il 2030, segnando un più 126 per cento rispetto al 2015.

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Parco eolico in Italia. Fonte: Global Wind Energy Council

Con 9 gigawatt di potenza l’Italia è al quinto posto nell’Unione Europea per capacità eolica installata. Prima di lei ci sono Germania (44,9 gigawatt), Spagna (23 gigawatt), Regno Unito (13,6 gigawatt) e Francia (10 gigawatt). La Germania, con il 47 per cento di tutti i nuovi impianti eolici entrati in funzione nell’Ue lo scorso anno, rimane il primo mercato europeo dell’eolico.

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