L’Italia taglia i fondi per le Comunità energetiche rinnovabili
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
L’energia eolica consiste nello sfruttamento dell’energia cinetica dell’aria convertita in energia meccanica attraverso l’uso di aeromotori. Il vento è da sempre una forza motrice che accompagna l’umanità, dalle barche a vela ai mulini olandesi. Secondo gli esperti del World watch institute, se si sfruttassero correttamente, i soli venti di terraferma potrebbero già fornire energia pari al quadruplo del fabbisogno energetico globale. Cioè, il vento, da solo, potrebbe fornire al mondo tutta l’energia che oggi consumiamo, e ne avanzerebbe tre volte tanta. Senza contare i venti d’alto mare, che sono ancor più forti, stabili e promettenti. Accanto a questi calcoli teorici – difficilmente attuabili ma utili comunque per stimolare idee, tecnologie ed iniziative politiche e imprenditoriali – esiste già una concreta disponibilità di volumi notevoli di energia eolica a prezzi competitivi. Gli obiettivi chiave del settore eolico sono stati superati anni e anni prima del previsto. Nel contempo, il costo alla produzione dell’energia elettrica generata dal vento si è ridotto di tre volte dal 1980 a oggi, e continua a diminuire. In pratica, produrre energia elettrica dal vento costa, ogni decennio che passa, la metà.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Transizione ecologica e biodiversità i temi al centro del confronto, in occasione della presentazione del Bilancio di sostenibilità territoriale siciliano.
Se continuerà a investire nel solare e nell’eolico, l’Unione europea riuscirà a svincolarsi dalla dipendenza dalle fonti fossili. Lo dimostrano i dati del think tank Ember.
Nel 2023, le rinnovabili generano il 30% dell’elettricità mondiale, grazie a solare ed eolico, secondo Ember. Ma lo spettro del carbone rimane.
Nel 2023 le installazioni di energie rinnovabili hanno superato del 50 per cento quelle dell’anno precedente. Un record, ma bisogna fare ancora di più.
È stato presentato il progetto di un parco eolico che modificherebbe l’equilibrio e la natura di quest’area. Ne parliamo con Maurizio Carucci che vive e lavora in val Borbera.
Le enormi riserve di combustibili naturali formatisi nel corso dell’evoluzione del nostro pianeta, sedimentate nelle profondità della crosta terrestre e lì conservate per milioni di anni, le stiamo bruciando tutte in un secolo. Petrolio, carbone e gas metano coprono oggi l’80% del fabbisogno energetico mondiale; un altro 6% circa è coperto da materiale fissile (essenzialmente
Tra gli argomenti preferiti di Donald Trump, oltre alla squinternata teoria cospiratoria secondo la quale avrebbe vinto le ultime elezioni presidenziali, ce n’è uno che potrebbe sorprendere qualcuno: riguarda le pale eoliche.
Un mondo alimentato pressoché interamente da fonti di energia rinnovabili è possibile, ma dobbiamo muoverci triplicando la potenza installata.
Con i suoi 3,6 gigawattora, il parco eolico offshore Dogger Bank sarà in grado di alimentare l’equivalente di 6 milioni di case.