L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Uno studio della Fondazione Heinrich Boell ha scoperto che il 99,6 per cento dei tedeschi presenta residui di glifosato nelle urine. Soprattutto i mangiatori di carne, per colpa dei mangimi degli animali contenenti soia e mais ogm.
Il glifosato è entrato nella catena alimentare umana. A dimostrarlo sono i risultati degli studi che nel mondo arrivano uno dopo l’altro: secondo quanto segnala Aiab, l’Associazione italiana agricoltura biologica, per accertare la presenza del controverso erbicida nella vita quotidiana l’Inghilterra ha analizzato il pane, la Francia le acque, gli Stati Uniti il latte materno e addirittura gli assorbenti interni…
La Germania ha invece optato per un semplice controllo delle urine di un campione della popolazione tedesca, 2009 persone. Ne è emerso che il 75 per cento di queste è fortemente contaminato da glifosato, con una concentrazione almeno cinque volte superiore ai limiti consentiti per l’acqua. In un terzo dei contaminati tale concentrazione risulta addirittura superiore tra le dieci e le quarantadue volte. Solo lo 0,4 per cento dei 2009 campioni è risultato completamente immune da residui di glifosato, pertanto si può dire che quasi tutti i tedeschi (il 99,6 per cento) presentino tracce dell’erbicida all’interno del proprio organismo. Le contaminazioni più elevate sono state registrate nei bambini di età compresa tra gli 0 e i 9 anni, nei giovani tra i 10 e i 19 anni e, tra le categorie professionali, soprattutto negli agricoltori.
I mangiatori di carne hanno mostrato di essere più esposti al glifosato rispetto ai vegetariani e ai vegani. I consumatori di prodotti biologici, inoltre, si sono mostrati più protetti rispetto ai consumatori di prodotti convenzionali.
“L’analisi effettuata ha confermato i precedenti risultati dell’Agenzia federale per l’ambiente, che aveva riscontrato la presenza di glifosato nelle urine della maggioranza dei campioni esaminati (400 ndr). E’ numericamente il più grande studio di questo tipo realizzato al mondo, fatto con volontari provenienti da tutta la Germania. La rilevanza sanitaria di questi risultati impone che vengano effettuati ulteriori studi scientifici che vadano a trovare le possibili correlazioni tra la l’esposizione al glifosato attraverso il cibo, l’acqua potabile o la contaminazione professionale e lo stato di salute della popolazione, ovvero la comparsa di determinate malattie”, ha sottolineato la veterinaria Monika Krüger, curatrice dello studio.
La stessa Agenzia federale per l’ambiente ha chiesto che vengano predisposte ulteriori analisi sulla popolazione, poiché sostanze “probabilmente cancerogene” non possono essere autorizzate come pesticidi in base alla legislazione europea in vigore.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.
Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva suolo, gli Stati membri hanno tre anni di tempo per istituire sistemi di monitoraggio e promuovere soluzioni per una gestione sostenibile.
Con l’immunologo Attilio Speciani abbiamo approfondito uno studio australiano secondo cui il consumo di noci è associato a una maggiore longevità, memoria e mobilità articolare.
Lo Stato ha approvato una legge bipartisan per togliere dai pasti scolastici i cibi ultra-processati più dannosi per la salute a partire dal 2029 ed entro il 2035.
Secondo un report pubblicato in vista della Cop30, le 45 maggiori aziende di carne e latticini al mondo inquinano di più del secondo Paese produttore di petrolio.
Il mondo del vino si trova oggi a un bivio: continuare su una strada tradizionale o innovare, abbracciando i principi della sostenibilità e della responsabilità sociale. La scelta di Mack & Schühle Italia.
Uno spazio espositivo, una rete mondiale, ma anche un invito a scoprire i sistemi alimentari globali. Inaugura il 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione.