Donne che viaggiano sole, i dati di un trend in aumento anche in Italia

Spinte dal grande desiderio di libertà, sono sempre in aumento anche nel nostro paese le donne che decidono di viaggiare da sole. Che accortezze seguire? Una sola: non avere paura.

Sempre più donne viaggiano sole, anche in Italia. Nessuna paura ma anzi il desiderio di scoprire e di non essere condizionate da nessuno è ciò che le spinge. In poche parole: la voglia di libertà. Una motivazione importante che le porta a intraprendere viaggi per nulla banali, spesso per mettersi alla prova e migliorare se stesse. Non una moda, ma un modo di essere. Se stesse.

Donne viaggiare sole
Sono più del 60% le donne che viaggiano sole in Italia.©IngImage

Indagare un trend tutto femminile

Una donna che decide di partire da sola è spesso subissata da domande e curiosità quasi morbose. Pur essendo una tendenza e, badate bene, non una moda, sempre più diffusa anche in Italia, è facile che questa scelta incontri lo stupore di amici e parenti. Quasi tutti credono che si parta sole per disperazione e soprattutto dopo la fine di un amore, in realtà è quasi sempre una scelta presa consapevolmente tra altre possibili, non l’unica rimasta.

Con la diffusione di questo trend, aumentano anche le ricerche che intendono studiare e targhettizzare il fenomeno, benché in realtà non sia così semplice farlo. Ogni donna ha una storia a sé e sono le più svariate le motivazioni che l’hanno portata a decidere di prendere il proprio zaino e partire, sola. Recentemente è stata diffusa da British AirwaysGlobal solo travel study”, un’analisi che ci ha incuriositi soprattutto per la sua genesi, ancor più che per i dati emersi. Lo spunto infatti è stato dato dal personale di bordo della compagnia aerea che ha notato un notevole numero di donne che viaggiavano sole sui loro voli e ha suggerito di indagare per capirne i motivi.

Io viaggio sola ©GettyImages

Donne che viaggiano sole, i dati

Sono state intervistate 9.000 persone, uomini e donne tra i 18 e i 64 anni, in Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, India, Germania, Cina, Brasile e Italia e il sesso femminile ha dichiarato per ben il 63 per cento di aver fatto una viaggio da sola nella propria vita e, il 73 per cento, di averne intenzione nei prossimi anni. Un desiderio diffuso quindi nelle donne di molte parti del mondo, per lo meno quelle con un’economia più sviluppata e quindi con abitanti più propensi al viaggio.

Analizzando un’altra ricerca, meno recente “Io viaggio sola” della Jfc – diffusa nel 2017 – ma concentratasi esclusivamente sul panorama italiano, si ha un’ulteriore conferma della percentuale di donne che nel nostro paese viaggiano sole: qui vengono chiamate “solo female traveler” e sono il 62,6 per cento. Se ne fa anche un identikit più preciso: hanno un’età media di 32 anni, sono laureate per il 73,6 per cento dei casi, parlano per oltre il 70 per cento una lingua straniera, spesso più di una e, forse il dato più curioso e inaspettato se pensiamo ai luoghi comuni dai quali siamo talvolta influenzati, hanno per il 47,8 per cento un compagno ma non sono sposate. Cade dunque la convinzione che le donne viaggino sole perché sono sole. È solo una delle possibilità, non la più frequente. Potrebbero aggregarsi a uno dei numerosi viaggi organizzati, alcuni dei quali etichettati addirittura con la dicitura “per single”, invece decidono di visitare luoghi nuovi e fare nuove esperienze da sole, o meglio, con se stesse. Ma perché lo fanno?

Donne che viaggiano da sole
Le mete dei viaggi delle donne in solitaria sono le più disparate. ©Ingimage

Cosa c’è da sapere prima di partire

Le mete sono le più disparate, in Italia e all’estero e anche i tour operator cominciano a tenerne conto dedicando offerte speciali e pacchetti ad hoc a queste viaggiatrici. I siti più visitati di turismo, come ad esempio Turisti per caso, hanno sezioni dedicate alle donne in viaggio e, già da tempo, le guide edite da Lonely Planet non mancano per ogni destinazione di dare preziosi consigli al gentil sesso in giro per il mondo.

Numerosissimi i blog che danno dritte, raccontano esperienze e mettono in guardia, perché è ancora diffusa l’idea che una donna in viaggio da sola corra dei rischi: così, per essere davvero tranquille, prima di fare la valigia, è bene consultare il sito Viaggiaresicuri del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale del nostro paese: in assoluto il più autorevole grazie al quale avere tutte le info possibili sulle condizioni di sicurezza all’estero, sia dal punto di vista socio-politico che sanitario.

Un’attenzione particolare, poi, riguarda anche i visti: sono infatti diversi i Paesi che, per essere visitati, richiedono uno di questi documenti. Oltre agli Stati Uniti, per cui, partendo dall’Europa, può bastare un’autorizzazione di viaggio ESTA (Electronic system for travel authorization), e al Canada, che richiede invece l’autorizzazione eTA (electronic travel authorization), necessitano il visto svariate mete, come l’Egitto, Cuba, la Cambogia, l’India, l’Australia, il Vietnam, il Kenya, lo Sri Lanka, il Myanmar, la Nuova Zelanda, l’Oman, la Tanzania e Cuba. Per sapere cosa fare, chiarire i propri dubbi in merito alla richiesta di questi documenti di viaggio, alle tempistiche e ai costi e richiedere il visto, si può consultare il sito Visti.it.

Le mete predilette

Queste le accortezze prima di partire, ma quali sono le mete predilette? L’indagine svolta tra le donne italiane divide le viaggiatrici tra quelle che affrontano uno short break (fino a 3 notti fuori casa), più del 65 per cento del totale analizzato; e chi invece parte per delle vere e proprie vacanze (dalle 4 notti in su), il 34 per cento circa. Il primo target si dirige più spesso in Italia, spesso in primavera o in inverno, mentre i viaggi più lunghi si fanno in estate e le mete sono le più diversificate: tra le città estere grande successo per Amsterdam e Berlino, oltre alle classiche Londra e Barcellona; le amanti del mare amano le Baleari e la Grecia, e i viaggi intercontinentali le portano invece in Giappone e negli States. Chi predilige il bel paese ha scelto per la vacanza benessere la Toscana; per l’arte Milano, Napoli e Firenze e le outsider Matera, Bergamo, Bologna e Mantova; oltre a luoghi dove praticare trekking, sempre più amato anche dalle donne.

Non spicca invece una motivazione predominante che porti le donne a partire: in molte però dichiarano di farlo perché non amano essere condizionate da altre persone, quanto è difficile infatti condividere un viaggio e adeguarsi alle esigenze altrui? Altre sentono di accrescere la propria autostima ogni nuova meta raggiunta; altre ancora desiderano dedicare del tempo a loro stesse. Quale sia la sfumatura della decisione di ognuna di loro, è chiaro però che la base sia una ricerca di libertà e indipendenza. Beni preziosissimi.

Per cominciare e partire sole non ci sono regole da seguire, molto dipende dalle mete e dalla situazione politica delle varie destinazioni. Occorrono certamente buon senso, spirito d’avventura e un’indole aperta perché da sole è molto più facile vivere a pieno una meta e la sua cultura e quindi il suo popolo. Forse è proprio questo il vero fascino del viaggio, il suo senso profondo e anche quello che in molte vanno cercando.

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