Legalizzazione della cannabis. Chi è pro e chi è contro

Dopo l’illegittimità della legge Fini-Giovanardi, la legalizzazione in Uruguay e in Colorado, il dibattito si è riacceso anche in Italia. Ecco chi, tra vari nomi illustri, è pro o contro.

Dopo l’illegittimità della legge Fini-Giovanardi, la legalizzazione in Uruguay e in Colorado, il dibattito sulla legalizzazione della cannabis si è riacceso anche in Italia.

 

Chi è favorevole


“La legalizzazione non è un inno al consumo, anzi, è l’unico modo per sottrarre mercato ai narcotrafficanti che, da sempre, sostengono il proibizionismo. Legalizzare […] è l’unico modo per fermare quel silenzioso, smisurato, violento potere che oggi condiziona tutto il mondo: il narco-capitalismo”. Roberto Saviano, scrittore e giornalista

 

 

“La mia proposta, che feci come ministro della Sanità nel 2000, è di liberalizzare le droghe leggere e depenalizzare le altre droghe. Del resto, dobbiamo essere coerenti: lo Stato non dovrebbe proibire la droga e lasciare completamente libera la vendita di tabacco che produce almeno 40mila morti all’anno e l’alcol che ne provoca altre diverse migliaia”. Umberto Veronesi, medico

 

 

“L’ho sempre pensato, e mi rendo conto che con queste affermazioni offro cibo ghiotto alle critiche, ma penso che dovremmo procedere verso una liberalizzazione importante delle droghe leggere come hashish e marijuana”. Ignazio Marino, sindaco di Roma

 

 

Nonostante la mia autodenuncia con tanto di foto e di film della cessione ai malati dell’associazione LapianTIAMO di 120 grammi di cannabis, frutto del raccolto di 11 piante coltivate sul terrazzo, la Procura della Repubblica di Foggia non ha ritenuto di comportarsi con me come fa quotidianamente nei confronti di quei cittadini che, per la coltura anche di poche piante e per motivi di salute, vengono sbattuti nella patrie galere”. Rita Bernardini, Partito radicale

 

 

“Chiedo al governo di liberalizzare l’uso della cannabis per me e per chi si trova in una situazione analoga. Una legalizzazione darebbe un duro colpo alle mafie che controllano la distribuzione e magari le tasse farebbero bene alle case dello Stato, il quale ora invece spende per una repressione che mi pare insensata. La cannabis potrebbe essere venduta in farmacia come lo si fa con tantissimi altri fitoprodotti o erbe medicinali”. Maddalena Migani, affetta da sclerosi multipla

 

 

“Rendiamo non punibile la coltivazione di max 4 piante di Cannabis Indica in un luogo indicato nel provvedimento autorizzativo vincolato al pagamento di una tassa di concessione governativa. Viene consentita la detenzione fuori da questo luogo, e la cessione a titolo gratuito di una quantità di max 5 g di sostanza per uso personale. Resta fermo il vincolo della maggiore età”. Movimento 5 Stelle, proposta di legge

 

 

 

Chi è contrario


“Chiediamo che non si imbocchi e si rifiuti decisamente la strada della legalizzazione della cannabis e tantomeno delle altre droghe che comporterebbe un aumento esponenziale dei consumi introducendo gravi problematiche di sanità pubblica, di compromissione della salute mentale e fisica e di sicurezza sociale per terze persone.” Comunità San Patrignano

 

 

“Mi sembra un’idea folle che si commenta da sola. Leggo sconcertato di alcune iniziative legislative per la liberalizzazione della cannabis. Antiche questioni che l’evidenza scientifica e il buon senso avrebbero dovuto definitivamente chiudere ma che invece tornano contro ogni logica. Ma come si fa a non avere chiaro il concetto che in caso di legalizzazione aumenterebbe il rischio di uso di stupefacenti?”. Maurizio Gasparri, Forza Italia

 

 

“Sulla equiparazione delle droghe leggere e pesanti sono rimasto della stessa identica opinione. […] Il principio è quello del danno alla salute e le sostanze psicotrope, è provato, fanno male. Senza dimenticarci che la Costituzione prevede che venga tutelata la salute dei cittadini”. Gianfranco Fini, ex presidente della Camera

 

 

“Basta con la superficialità di valutazione, con l’attribuzione quanto mai obsoleta di ‘leggerezza’ a questo stupefacente, e avanti – invece – con l’approfondimento scientifico che porti a ulteriori evidenze, già in gran parte acquisite, sui danni alla salute e sulle alterazioni psico-comportamentali di questa droga”. Elisabetta Bertol, presidente dei Tossicologi forensi italiani

 

 

“Sono contrario alla liberalizzazione delle droghe leggere che non è né possibile né auspicabile”. Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia

 

 

“I fautori della cannabis libera – chiosa – la smettano pertanto di nascondersi dietro l’alibi di voler ‘tagliare le unghie alla mafia’ e rispondano sui disastrosi effetti sociali e sanitari che l’accoglimento della loro proposta produrrebbe al Paese”. Franco Giovanardi, Nuovo centrodestra

 

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