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Zen. Religione o filosofia?
I punti fondamentali del buddismo zen sono: una trasmissione personale al di fuori dei testi, nessuna aderenza a parole, lettere e scritti, puntare direttamente all’anima dell’uomo, e l’introspezione dalla propria natura.
Rimane aperta la grande questione se lo zen è una religione o una filosofia. La più bella immagine è quella che paragona lo zen a una farfalla posatasi sul ramo del buddhismo. Questa farfalla in realtà non dipende dal buddhismo ma vive di vita propria. In fondo è la stessa farfalla che, posatasi sul ramo dell’islamismo ha dato vita al sufismo, su quello dell’ebraismo è diventata chassidismo e, sul ramo del cristianesimo, mistica cristiana.
Cos’è lo zen
Lo zen non è una religione proprio perché non si serve di dottrine né di libri sacri, gli strumenti normali di cui si servono le religioni. Proprio perché si tratta solo di strumenti – e troppo spesso succede che i mezzi vengano confusi con il fine – se le scritture e le dottrine diventano il dito che indica la luna, colui che vuole raggiungere il fine dello zen concentra tutti i suoi sforzi sulla luna stessa e non più sul dito.
La religione, la devozione è considerata dallo zen come “una zattera – disse in una parabola il Buddha – che aiuta ad attraversare il fiume della vita. Ma è stolto chi si porta sulle spalle la zattera, una volta raggiunta la terraferma”. Non c’è bisogno di mezzi poiché è indispensabile solo mirare a un’introspezione diretta del cuore dell’uomo, e tutto ciò che sta tra l’uomo e la sua esperienza immediata è una barriera da eliminare.
Filosofia
D’altronde lo zen non è solo filosofia giacché non è più solo buddhismo ma si è trasformato in qualche cosa di diverso. E spesso anche la filosofia dimentica che nel momento stesso in cui scrive, spiega e codifica se stessa, essa già perde molto del valore che le è proprio per definizione; poiché non è, in genere, capace di tradurre in realtà i suoi concetti.
Lo zen al contrario è una filosofia viva, è un atteggiamento verso la vita e, nello stesso tempo, una via verso l’autorealizzazione.
Non può essere racchiuso in una definizione così come un fiume non può essere racchiuso in un bicchiere. Come un fiume è la vita stessa e la sua verità va cercata e trovata – e può essere trovata – solo nel fluire della vita quotidiana, di noi stessi e di ogni altro essere che con noi scorre nel grande fiume della vita. Lo zen spesso è difficile da capire perché è troppo ovvio: “Non sapendo quanto sia vicina la verità, gli uomini la cercano lontano, come chi nuota nell’acqua – dice un detto zen – e avendo sete chiede da bere”.
di Marcella Danon
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