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Il 21 marzo è ufficialmente la Giornata in ricordo delle vittime di mafie, grazie a Libera. Ora, ogni anno il primo giorno di primavera è anche simbolo della speranza che si rinnova.
L’Italia ha scelto di trasformare il 21 marzo nella giornata dedicata alla memoria e all’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. La data scelta per l’istituzione di una giornata nazionale è il primo giorno di primavera, scelto già nel 1996 dall’associazione Libera fondata da don Luigi Ciotti come giornata dedicata alle vittime delle mafie proprio in quanto simbolo della speranza che si rinnova. Secondo le stime, sono circa mille le vittime delle mafie, dai primi anni Ottanta a oggi.
La legge che istituisce la giornata nazionale è semplice: un solo articolo che prevede in occasione del 21 marzo, al fine di conservare, rinnovare e costruire una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche, la possibilità di organizzare manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo anche nelle scuole di ogni ordine e grado, iniziative finalizzate alla costruzione di una memoria delle vittime innocenti delle mafie e degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia recente e i successi dello Stato nelle politiche di contrasto e di repressione di tutte le mafie.
Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha detto che l’istituzione della Giornata nazionale “è motivo di soddisfazione” ma che la battaglia non può finire qui. “Questo importante obiettivo impone adesso uno scatto nell’attuare quelle direttive che, anche a livello europeo, garantiscono norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime e dei loro famigliari. Così come comporta un investimento sul piano educativo e culturale: quelle persone non sono morte per essere ricordate con lapidi, targhe e discorsi di occasione, ma per un sogno di democrazia che sta a tutti noi realizzare”.
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