A dodici anni dalla tragedia del Rana Plaza si celebra le seconda Giornata mondiale per un salario dignitoso nel settore della moda.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
Il mantra che ci accompagna in fatto di shopping è: comprare meno, comprare meglio. Ecco quindi altri nove brand per la nostra selezione periodica di marchi eco-conscious e rispettosi delle condizioni dei lavoratori. Gli aspetti di cui teniamo conto per realizzare la selezione sono tanti: dai materiali che i brand scelgono di utilizzare, ai processi fino al concept e l’inclusività delle collezioni: parametri imprescindibili per parlare di moda sostenibile.
Brand svizzero proprietario del brevetto Bananatex®, ovvero il primo tessuto tecnico biodegradabile al 100%, resistente all’acqua e certificato Cradle to Cradle Certified® che eriva dalle fibre di abacá, una pianta di banana coltivata in modo rigenerativo nelle Filippine. Il vero aspetto rivoluzionario? Questo materiale sarà open source, ovvero disponibile per altre aziende
Fondato a Parigi nel 2016 da Montserrat Álvarez, storica dell’arte, il marchio nasce dalla profonda passione di creare un marchio 100% made in Europe impegnato a preservare e trasformare il know-how unico delle artigiane della costa atlantica della Spagna settentrionale e del Portogallo.
Produce principalmente con materiali riciclati e rimanenze di magazzino e tutti gli avanzi dei materiali utilizzati per la produzione vengono riciclati a loro volta e trasformati in nuovi modelli: ogni gioiello è un pezzo unico.
L’acronimo sta per Recupero Responsabile RIvoluzionario per borse create attraverso un processo sartoriale, partecipativo e personalizzato: niente vendite online o produzione in serie, ogni acquisto è espressione di desiderio e responsabilità.
Capi senza tempo creati in numero limitato da Officina Sartoriale quasi esclusivamente con tessuti che arrivano da sovrapproduzione e giacenze.
Filati e tessuti di recupero, provenienti da eccedenze e rimanenze tessili, insieme a filati naturali, prendono nuova vita grazie a una lavorazione artigianale che dà forma a cappelli e sciarpe dal design contemporaneo.
Artigiana che trasforma capi danneggiati in pezzi unici, riparando dà nuova vita a qualcosa che già esisteva.
Brand che produce e distribuisce calze e accessori maglieria Made in Italy, prodotti con filati naturali e certificati. Si trova nei negozi Naturasì.
Laboratorio di Scandicci dedicato alla moda sostenibile, dove designer e artigiani possono scoprire e sperimentare i nostri tessuti e pellami. Seleziona e vende tessuti e pellami deadstock di alta qualità, recuperati dalle giacenze delle migliori aziende italiane del lusso.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
A dodici anni dalla tragedia del Rana Plaza si celebra le seconda Giornata mondiale per un salario dignitoso nel settore della moda.
I dazi imposti dall’amministrazione Trump potrebbero essere un enorme deterrente per il sistema ipercompetitivo della moda a basso costo.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
Quali danni causano le microplastiche rilasciate dai tessuti sintetici e cosa possiamo fare per limitarli, dalla progettazione allo smaltimento dei capi.
Grazie all’implementazione dell’intelligenza artificiale nel settore moda potremmo ridurre drasticamente la sovrapproduzione. Come sempre, però, vanno contenuti gli altri risvolti ambientali.
Campagna Abiti Puliti organizza Sfashion Weekend per ripensare il sistema moda a livello globale. Sul palco anche LifeGate, per raccontare la storia delle lavoratrici La Perla in cassa integrazione.
Smetteremo di produrre vestiti per rigenerare il Pianeta: è la visione della giornalista Tansy E. Hoskins in “Il libro della moda anticapitalista”.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.








