Cop27, a Sharm el-Sheikh ultime ore di negoziati con sempre meno speranze
La Cop27 avrebbe dovuto concludersi ieri, ma in mancanza di un accordo le diplomazie internazionali tentano ancora di trattare. L’Europa alza la voce.
La Cop27 avrebbe dovuto concludersi ieri, ma in mancanza di un accordo le diplomazie internazionali tentano ancora di trattare. L’Europa alza la voce.
In Cile le comunità indigene Mapuche-Pehuenche protestano contro una centrale idroelettrica sul fiume Bio Bio, l’ennesima degli ultimi 30 anni.
Il 19 novembre è il World toilet day, la Giornata mondiale del bagno. Perché, nel mondo, sono ancora 3,6 miliardi le persone che non hanno accesso a servizi igienico-sanitari adeguati.
Nonostante non il mancato via libera dai paesi membri, la Commissione europea autorizzerà la commercializzazione del glifosato fino alla fine del 2023.
Nonostante la crisi climatica, in Africa si continuano a cercare fonti fossili. Che finiscono quasi totalmente alle grandi potenze europee e asiatiche.
Mercoledì 16 novembre, alla Cop27 è stato il giorno del presidente del Brasile eletto Lula, anche se da calendario sarebbe stato quello della biodiversità. Ma la stella del presidente che assumerà l’incarico dal primo gennaio ha brillato in ogni padiglione del centro congressi di Sharm el-Sheikh. Ogni passo, ogni parola è stata accolta da una
I governi del G20 hanno concesso altri 700 miliardi di dollari in sovvenzioni a carbone, petrolio e gas, soltanto nel 2021.
Il 2022 è stato un anno record per emissioni globali di carbonio: Europa e Cina stanno cercando di invertire la rotta.
Dopo aver occupato l’università di Barcellona per 7 giorni, gli attivisti incassano una vittoria: introdotto un corso obbligatorio sulla crisi climatica.
C’è chi ha paura che la Cop27 si dimentichi della mitigazione, cioè del taglio delle emissioni. Ma è davvero così?