
Ha dato il via ai concerti ad alta quota ben 28 anni fa distinguendosi sin dall’inizio per il rispetto delle terre alte. Sancito anche da un manifesto.
Musicisti di tutto il mondo hanno condiviso messaggi di solidarietà e cordoglio dopo i terribili attentati di Parigi.
Il mondo della musica è ancora sconvolto dagli attentati di Parigi, che venerdì notte hanno causato la morte di 129 persone. Gran parte di queste si trovava al Bataclan, lo storico locale dove stavano suonando gli Eagles of Death Metal. Quella che doveva essere una serata di festa, puro intrattenimento e musica rock, veicolata tra l’altro con la consueta dose di ironia dalla band californiana, si è purtroppo trasformata in un teatro dell’orrore. Tra le vittime, giovani e meno giovani di ogni nazionalità e religione, anche diversi addetti ai lavori tra cui il reporter del settimanale Les InRocks Guillaume B Decherf, il manager discografico Thomas Ayad e il merchandiser Nick Alexander.
Tantissime le reazioni emotive dei musicisti, che hanno condiviso sui social media il proprio dolore, sconcerto e compassione. Gli U2, annullato il concerto che avrebbero tenuto nella capitale francese il giorno successivo, si sono recati davanti alla venue per pregare e deporre fiori. “Se ci pensate, la maggior parte delle vittime della scorsa notte sono appassionati di musica”, ha detto Bono Vox. “È la prima volta che si colpisce direttamente la musica da quando è partita la cosiddetta Guerra al Terrore. Ed è sconvolgente. È la nostra gente. Potevamo esserci io e voi allo spettacolo, in quel locale… L’esecuzione a sangue freddo di questo massacro è profondamente preoccupante, non riesco a togliermelo dalla testa”.
Un mondo a lutto, colpito al cuore in un luogo simbolo, un teatro ottocentesco che in passato aveva già subito minacce da parte di attivisti anti-israeliani ed estremisti islamici a causa della proprietà ebraica della struttura e della programmazione musicale. Velvet Underground, Jeff Buckley, Blur, David Byrne, moltissimi artisti avevano suonato al Bataclan. Anche i Foo Fighters che, appresa la notizia, hanno sospeso il tour: “Alla luce di questa violenza senza senso, la chiusura delle frontiere e il lutto internazionale, non possiamo continuare in questo momento. Non c’è altro modo per dirlo. È una cosa pazzesca e orribile. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutti coloro che sono stati feriti o hanno perso una persona cara”.
Madonna non ha rinunciato al suo spettacolo, ma dal palco di Stoccolma ha detto commossa: “Mi sento combattuta. Perché sono qui a ballare e a divertirmi quando c’è chi sta gridando per la perdita dei propri cari?”. E ha twittato: “Siamo tutti immigrati!”. Dall’altra parte dell’oceano, Cat Power ha esteso la solidarietà al Medio Oriente: “Piangiamo per i caduti di Beirut e di Parigi e per i milioni di rifugiati siriani sfollati in questi giorni. Preghiamo i leader di attivarsi per questi e per tutti gli altri crimini contro l’umanità”.
Intanto sabato, il giorno dopo gli attentati, un uomo (Davide Martello) ha trascinato in bicicletta il suo pianoforte portatile fino a Rue Richard Lenoir. Giunto davanti al Bataclan, ha iniziato a suonare “Imagine”. Poi si è alzato e se ne è andato, tra gli applausi e le lacrime.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Ha dato il via ai concerti ad alta quota ben 28 anni fa distinguendosi sin dall’inizio per il rispetto delle terre alte. Sancito anche da un manifesto.
Manuel Agnelli è il protagonista della nuova puntata di Venticinque, il podcast di LifeGate e Rockit che racconta 25 anni di musica italiana.
Il 19 aprile esce il podcast Esseri finiti, prodotto da LifeGate e Virgin Music. Un viaggio con Giovanni Truppi alla scoperta dei temi del suo nuovo album.
Il compositore giapponese Ryuichi Sakamoto si è spento a 71 anni dopo una lunga malattia. La musica, il cinema, l’arte e l’attivismo perdono un visionario.
Bis!, il podcast che racconta il ritorno di Colapesce e Dimartino al Festival di Sanremo, è online su tutte le piattaforme.
Tra il 2018 e il 2021, la musica italiana all’estero ha registrato una crescita del +7,6 per cento sui ricavi del diritto d’autore. Grazie a Måneskin, ma non solo.
Max Casacci ci racconta il suo ultimo album Urban groovescapes, interamente prodotto con i suoni della città e senza l’uso di strumenti musicali.
Un altro anno se ne va e, come da tradizione, ecco la playlist delle migliori canzoni del 2022 secondo LifeGate Radio.
Ben Frost e Francesco Fabris raccontano il suono del vulcano Fagradalsfjall, registrato durante l’eruzione e diffuso con il progetto Vakning (Risveglio).