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Molte diete sottovalutano il fatto che, non appena l’introduzione del cibo diminuisce, l’organismo rallenta e con esso anche funzione metabolica
Ma come fare a ottenere in modo naturale questa attivazione
metabolica? Non certo contando le calorie presenti in ogni singolo
piatto.
Un metabolismo attivo significa un organismo che lavora a pieno
regime: nel consumo delle calorie assunte, nell’eliminazione delle
scorie metaboliche, nella riparazione dei tessuti danneggiati,
nella rapidità e brillantezza mentale e nella
capacità di esprimersi dal punto di vista fisico. Un
metabolismo pigro, al contrario, significa consumi calorici
rallentati, indolenza fisica e mentale, accumulo di tossine,
lentezza nel recupero e, in definitiva, facilità di
ingrassamento e inerzia nel dimagrimento.
La maggior parte delle diete sottovalutano il fatto che, non appena
l’introduzione del cibo diminuisce, l’organismo risponde
rallentando i consumi perchè la paura di rimanere senza
provviste, di patire la fame è insito nel nostro corpo che
ragiona in termini evolutivi (le nostre risposte biologiche e i
nostri meccanismi fisici e psichici sono ancora quelli dell’uomo
primitivo che cacciava e raccoglieva nelle vali africane un milione
di anni fa).
Chi basa il suo stile alimentare su rigidi calcoli calorici
ipotizza con ingenua semplicità che il corpo sia una
macchina metallica dotata di risposte meccaniche. Basta ridurre le
calorie in entrata e il gioco è fatto. Invece non è
così: appena l’apporto energetico cala, l’organismo reagisce
in previsione di una futura possibile carestia, con il risultato
non solo di non dimagrire (per farlo con quel sistema occorre quasi
azzerare l’introito calorico a costo di immani sacrifici
psicofisici), ma anche di rallentare pericolosamente il ritmo
metabolico complessivo dell’organismo. Quando si riprenderà
a mangiare normalmente, il corpo riacquisterà tutto il peso
faticosamente perduto, con grave frustrazione di chi si è
sottoposto a enormi sacrifici.
Se quindi è vero…
Se quindi è vero che il dimagrimento avviene solo quando la
quantità di calorie assunta è inferiore a quella
consumata, è anche altrettanto vero che è possibile
lavorare assecondando le naturali tendenze del corpo, piuttosto che
contrastandole, per ottenere lo stesso risultato.
Le vie privilegiate per l?attività
metabolica:
1) La distribuzione dei pasti durante la giornata (colazione ricca
e completa, pranzo equilibrato, cena leggera)
2) Una corretta percentuale proteica a ogni pasto
3) Una ragionata attività fisica
L’applicazione di questi punti porta ad un innalzamento stabile
e permanente dei consumi energetici quotidiani, accelerando da una
parte il dimagrimento e dall?altra parte risvegliando in modo
positivo l?inero organismo, con notevoli effetti a cascata sia dal
punto di vista fisico sia mentale.
Se non riusciremo ad attivare correttamente il nostro metabolismo, non potremo mai iniziare a consumere il grasso in eccesso.
tratto dal libro: “Guarire con la natura“, Attilio e Luca Speciani. ed. Gribaudo
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