
Filantropia e sviluppo sostenibile, luci e ombre
L’ultimo rapporto di Navdanya International indaga ruolo e azioni di una delle fondazioni private più influenti – la Bill & Melinda Gates Foundation.
Manlio Masucci
Navdanya International
È un giornalista che si occupa prevalentemente di questioni ambientali, commerciali e di mercato del lavoro esplorando le connessioni fra gli interessi economici delle grandi multinazionali, le politiche commerciali influenzate dalle lobby, gli effetti dannosi dei sistemi di produzione e distribuzione industriale sull’ambiente e sulla salute di lavoratori e consumatori.
Negli ultimi anni si è dedicato in particolare ai trattati di libero commercio di nuova generazione e alla qualità dell’alimentazione con un’attenzione particolare alla condotta delle multinazionali rispetto alle questioni di proprietà intellettuale e di conservazione della biodiversità.
Ha lavorato per i principali media italiani fra cui Ansa, Il Messaggero, Il Manifesto e in particolare come corrispondente da New York, Buenos Aires e Nuova Delhi. Ha lavorato inoltre nell’ufficio stampa del recente Tribunale Monsanto all’Aia e nei dipartimenti di comunicazione di varie Ong italiane oltre che all’Ilo, l’Organizzazione internazionale del lavoro. Lavora attualmente presso l’organizzazione Navdanya International.
Citazione preferita: “Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore”. (Friedrich Nietzsche)
L’ultimo rapporto di Navdanya International indaga ruolo e azioni di una delle fondazioni private più influenti – la Bill & Melinda Gates Foundation.
Oltre 500 organizzazioni di tutto il mondo hanno lanciato un appello per chiedere una ripartenza in nome della sostenibilità ambientale e della giustizia sociale.
Climalt è un corso online gratuito sui cambiamenti climatici per i giovani dell’Unione Europea dai 18 ai 30 anni proposto da cinque organizzazioni e co-finanziato dal Programma Erasmus+. Le selezioni per partecipare al corso sono aperte fino al 7 novembre.
Il tour italiano di Navdanya International è un invito a una mobilitazione globale per un cibo e un’agricoltura senza veleni. Per farlo, si deve cambiare il sistema produttivo che influenza le nostre scelte a danno del Pianeta.
Il Ceta non disegnerebbe scenari di sviluppo sostenibile, ma rimarrebbe sulla stessa strada che ha portato alla crisi ambientale di oggi e decidere liberamente della nostra vita e di quella del Pianeta che abitiamo è un nostro diritto.
I medici ambientalisti italiani che fanno parte dell’Isde hanno sollevato critiche e proposto soluzioni ai cambiamenti climatici in Italia.
Maria Grazia Mammuccini di Federbio risponde alle critiche mosse all’agricoltura biologica dalla senatrice Elena Cattaneo. Spiegando come il bio rappresenti la vera innovazione strategica per il futuro.
Vincitrice del Right livelihood award per il riconoscimento dell’acqua come diritto umano, Maude Barlow ci parla di quella che lei definisce una crisi globale dell’acqua e della rischiosa ma ancora velata connessione tra la sua protezione e gli accordi commerciali.
Lo stato indiano del Sikkim è il primo certificato 100% biologico ed ora è pronto a esportare il suo modello in tutto il mondo. La sua delegazione ci ha spiegato come.
Nutrire o avvelenare la Terra, qual è il ruolo della produzione alimentare? Oggi, la risposta non è più così semplice. La presidente di Navdanya, Vandana Shiva, sarà a Firenze per un manifesto contro i pesticidi.