Il piano ‘visionario’ di Google per raddoppiare i dipendenti in bici

Google vuole più bicicletta e meno auto nella Silicon Valley, per questo ha creato il Google bike vision plan: un piano programmatico con l’obiettivo ambizioso di raddoppiare il numero di spostamenti in bicicletta dei suoi dipendenti, già a un discreto dieci per cento del totale (che diventa il venti considerando coloro che vivono entro 15

Google vuole più bicicletta e meno auto nella Silicon Valley, per questo ha creato il Google bike vision plan: un piano programmatico con l’obiettivo ambizioso di raddoppiare il numero di spostamenti in bicicletta dei suoi dipendenti, già a un discreto dieci per cento del totale (che diventa il venti considerando coloro che vivono entro 15 km).

Google bike vision plan
Una mappa nel documento di Google che programma la mobilità ciclabile per i suoi dipendenti.

La Contea del Nord di Santa Clara ospita molte aziende tecnologiche, una zona che però favorisce il trasporto automobilistico (spesso con il solo guidatore nell’abitacolo) a discapito di altri mezzi di trasporto. Già l’impegno su questo fronte si è concretizzato nel mettere a disposizione dei bus aziendali che permettono alla maggioranza dei lavoratori di non fare pendolarismo usando l’automobile. Come ha scritto la stessa Google, però, “Possiamo fare di meglio” in riferimento alla mobilità sostenibile.

Ecco perché al momento Big G ha già introdotto:

  • più di mille tra bici tradizionali e e-bike per i dipendenti, utili anche per muoversi tra le strutture e gli uffici;
  • i bus aziendali permettono di agganciare le due ruote al portabici;
  • centinaia di rastrelliere alle entrate/uscite e parcheggi all’interno della sede di Cupertino;
  • caschi per la bici disponibili in ogni struttura;
  • docce, armadietti, spogliatoi e altre comodità per chi si sposta in bici.

Google bike vision plan identifica quattro tipi di utenti della bicicletta: coloro che usano la bici senza paura perché allenati a tutte le condizioni, gli entusiasti che sono sicuri di sé ma se possono cercano tragitti meno stressanti, gli interessati ma timorosi che sono la maggioranza assoluta, i disinteressati o coloro che al momento non intendono usare la bici.

Ecco i punti chiave che Google riassume come obiettivi del suo piano di mobilità ciclabile:

  • Dagli otto agli ottant’anni tutti devono poter guidare una bicicletta in sicurezza e in maniera confortevole;
  • portare dal 10 al 20 per cento il numero di dipendenti Google che va a lavoro in bicicletta;
  • come esempi ai primi tre posti le immancabili Danimarca, Paesi Bassi e Germania;
  • permettere ai lavoratori di pedalare fino a lavoro con i figli al seguito;
  • le reti ciclabili devono essere abbastanza sicure, complete e confortevoli da essere pedalate da chiunque;
  •  “la nostra visione”: la Contea del Nord come Copenhagen, con corridoi a priorità ciclabile
  • creare percorsi ciclabili a ridotto contenuto di stress, per invogliare i ciclisti interessati ma timorosi a salire in sella.

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